Basilicata, Coronavirus: l’Ufficio di Presidenza adotta misure di prevenzione

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata, riunitosi nella tarda mattina di oggi, ha adottato una delibera recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 a partire da oggi, 5 Marzo 2020, e fino al 3 Aprile 2020, salva diversa disposizione, tenuto conto dell’evolversi della crisi epidemiologica e dell’adozione di eventuali provvedimenti da parte del Governo nazionale.

Ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala:

“Una decisione pienamente condivisa dall’intero Ufficio di Presidenza in linea con lo spirito dell’ultimo D.P.C.M. e che stabilisce misure amministrative, organizzative e comportamentali per garantire la prevenzione e il contenimento della diffusione del contagio e salvaguardare la salute dei soggetti che, a vario titolo, soggiornano o frequentano gli spazi del palazzo del Consiglio regionale.

È una situazione delicata che, in Basilicata, non desta particolari preoccupazioni (al momento si registra un unico paziente positivo al coronavirus), ma che va gestista con la dovuta attenzione, dotandosi di strumenti di contrasto ed evitando pericolosi allarmismi”.

Rispetto alle sedute del Consiglio regionale, si è deciso che si terranno a porte chiuse.

L’accesso all’Aula consiliare e alle relative pertinenze sarà interdetto ai visitatori, alle delegazioni e al pubblico.

Le sedute potranno essere seguite, come già avviene attualmente, in streaming.

La stampa e il personale dei Gruppi consiliari, nella misura di un collaboratore per Consigliere, potranno assistere alle sedute del Consiglio, rispettivamente, l’una nella parte riservata alla stampa e l’altro, nella parte riservata al pubblico e, comunque, nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, come previsto dal D.P.C.M. del 04/03/2020.

Anche le sedute delle Commissioni si terranno a porte chiuse, come già previsto dal Regolamento consiliare.

Alle sedute potranno partecipare solo i funzionari delle Commissioni a ciò espressamente autorizzati.

In caso di audizioni, si procederà ascoltando una persona per volta, disponendo che i soggetti che intervengono restino nell’Aula delle Commissioni esclusivamente per il tempo necessario all’audizione.

Misure restrittive anche per incontri ed eventi.

Sono sospese riunioni, incontri, convegni, presentazioni e ogni altra attività che si svolga all’interno delle sale del Consiglio regionale; sono rinviati gli incontri, gli eventi, le manifestazioni comunque aperte al pubblico e le visite all’interno del Palazzo del Consiglio regionale e dell’Aula consiliare di delegazioni e di scuole; sono sospesi i servizi erogati dagli organi della Rappresentanza e, in particolare, il servizio di assistenza all’utenza per la presentazione delle istanze sulla piattaforma digitale Conciliaweb e l’attività di udienza presso gli uffici del Corecom; sono sospese le riunioni del Corecom, della Commissione regionale pari opportunità e l’attività di ricevimento del pubblico da parte del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, del Difensore civico e dell’Associazione ex Consiglieri; sono sospese le riunioni del personale, anche all’interno degli uffici dei Gruppi consiliari.

A tal proposito, si invitano i consiglieri regionali, il personale dei Gruppi consiliari e i dipendenti degli uffici ad evitare di fissare riunioni o appuntamenti, anche individuali, se non nei casi di urgenza e indifferibilità.

Stabilite, altresì, indicazioni in materia di sanificazione degli spazi comuni.

Nelle aree di accesso o di maggior transito del Consiglio regionale sono messe a disposizione degli addetti, nonché degli utenti, soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani nonché le informazioni sulle misure di prevenzione igienico-sanitarie rese note dal Ministero della salute per contenere il contagio; disposta la sanificazione di tutti gli spazi comuni del Palazzo del Consiglio regionale e dell’Aula consiliare (in particolare, atrio, bagni, ascensori, sale) e l’acquisto del materiale sanitario necessario.

Decise regole comportamentali per il personale del Consiglio regionale.

Sono sospese le missioni del personale consiliare, salvo situazioni indifferibili ed urgenti da cui possa derivare danno e pregiudizio all’attività dell’Ente e, comunque, previa espressa autorizzazione del Dirigente generale; è sospesa la partecipazione a convegni, gruppi di lavoro, commissioni che si tengano sul territorio regionale, nazionale o internazionale, salvo la possibilità di utilizzare la modalità di video collegamento o similari; è disposta la sospensione delle attività di formazione organizzate dall’Ente, fatta salva la possibilità di modalità di video collegamento o e-learning.

Con la delibera si invita il personale dipendente ad attenersi alle regole di comportamento dettate dalle autorità sanitarie e a comunicare, preventivamente e tempestivamente, le assenze dal lavoro, anche non connesse alla emergenza epidemiologica, in modo da consentire il regolare svolgimento delle attività lavorative.

Nel caso in cui si versi nelle situazioni di cui all’art. 2, lettera i, del D.P.C.M. del 04/03/2020, ovvero si sia rientrati dalle zone a maggior rischio epidemiologico negli ultimi 14 giorni, si invitano tutti i dipendenti dell’Ente e delle ditte esterne, i collaboratori dei Gruppi consiliari e tutti coloro che abitualmente accedono alla sede del Consiglio regionale ad attenersi strettamente a quanto prescritto, dando immediata comunicazione agli operatori di sanità pubblica e comunicando la propria assenza ai dirigenti d’ufficio ed all’Ufficio Gestione degli Organi Politici e del Personale per le giustificazioni del caso, nonché per l’adozione delle idonee misure di prevenzione negli uffici.

Il Dirigente generale vigilerà sull’adempimento delle prescrizioni decise e adotterà, sentito il Presidente del Consiglio regionale e i Dirigenti degli uffici eventualmente interessati, ogni ulteriore misura attuativa, organizzativa e di dettaglio, nonché misure aggiuntive e modificative che dovessero rendersi necessarie, in ragione dell’evoluzione della crisi epidemiologica e per le finalità di sicurezza e salute pubblica.