COSA SI NASCONDE DIETRO LE DIMISSIONI DI MAZZEO AL SAN CARLO DI POTENZA? “SCONCERTANTE” LA RISPOSTA DEL SENOLOGO

Come vi avevamo annunciato, lo scorso 13 Luglio la presidentessa dell’Associazione “Vivere Donna”, Carmen Paradiso, aveva inviato una lettera al senologo dell’ospedale San Carlo di Potenza, Enrico Mazzeo, per convincerlo (anche a nome di molte sue pazienti) a ritirare le sue dimissioni.

A seguito di questa richiesta, una rappresentanza di “Vivere Donna” ha incontrato, presso la struttura ospedaliera potentina, il direttore generale del San Carlo, Rocco Maglietta, il quale si è impegnato ad attivare tutte le procedure necessarie a mantenere in servizio il senologo Mazzeo, invitando il direttore della Senologia ad accettare l’appello delle sue pazienti.

Maglietta ha anche ribadito la centralità strategica del reparto di Senologia del San Carlo e la determinazione a mantenerlo sugli attuali standard di eccellenza.

Ma cosa ne pensa il dottor Mazzeo di tutto questo?

Glie lo abbiamo chiesto ed ecco cosa ha risposto alla nostra redazione:

“Gentile Direttore,

sono lusingato per gli attestati di stima delle donne che mi hanno visto a loro fianco nei giorni bui della malattia.

Le motivazioni delle mie dimissioni del 10 gennaio, dopo ultimo colloquio con il DG del San Carlo erano legate al continuo strisciante ridimensionamento dalla Chirurgia Senologica.

Altro motivo era la mia non condivisione del disegno di Maglietta e presumo della Regione circa il destino della Senologia.

Tale disegno lo reputavo e lo reputo antiscientifico e dannoso per le donne lucane.

Le mie dimissioni sono state rapidamente accettate il 25 gennaio con la dicitura “non revocabili”.

Ancora una volta si gioca sporco ribaltando scorrettamente a me una responsabilità che non ho.

Non posso più fidarmi di chi reputo inaffidabile e non in buona fede.

In ultimo è sconcertante che una dirigenza affronti il problema, sull’onda dell’opinione pubblica a pochi giorni dal mio andar via, subordinando la proposta di soluzioni ai tanti problemi al ritiro di dimissioni non ritirabili da parte mia.

Appena i vincoli di appartenenza me lo consentiranno spiegherò fatti e circostanze e dimostrerò che anche in questa circostanza sono stato dalla parte dei malati e non sono stato subalterno e scodinzolante con la dirigenza”.