NON PUÒ PARTECIPARE AL MATRIMONIO PERCHÈ IN CARROZZINA: “BELLA FIGURA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE”

Il consigliere regionale del Gruppo Misto Giannino Romaniello, ha espresso il suo pensiero dopo la vicenda che ha visto protagonista una donna sulla sedia a rotelle che a difficoltà ha partecipato ad un matrimonio celebrato nella Sala degli Specchi del Teatro Stabile a Potenza.

Tuona il consigliere:

“L’ennesima bella figura da parte dell’Amministrazione Comunale, è stata ancora una volta fatta, purtroppo nei confronti di tutti quei cittadini, che non hanno la nostra stessa fortuna, ed è ancora più vergognoso che in una richiesta per l’utilizzo della Sala degli Specchi, ubicata all’interno del Teatro Comunale “F. Stabile”, si debba mettere in evidenza che ad usufruire della sala ci sia una persona in carrozzina, soprattutto  in considerazione del fatto che nella fase di ristrutturazione del Teatro non si è tenuto conto di apportare tutte le modifiche, strutturali, per permettere la fruizione normale anche alle persone, con disabilità.

Ed è ancora più deplorevole sentire dire dall’Assessore Comunale competente, che l’errore è stato fatto nel dare l’autorizzazione della sala, e mettere in evidenza che la struttura è accessibile solo a metà,  questa è esclusione sociale.

E’ inconcepibile che nel 2017 in una città capoluogo, persone con disabilità, non possano usufruire, in modo normale, di tutte le strutture ricettive pubbliche, non è certo un bell’esempio di civiltà e cultura. Anche qui purtroppo gran parte della classe politica, che nel corso degli anni ha amministrato la nostra comunità, ha dimenticato  di far crescere in modo armonico e fruibile a tutti la nostra città, credo che sia ben evidente  in che  stato versa tutto il contesto cittadino.

E’ molto singolare, poi apprendere che nella giornata di ieri in Consiglio Comunale è stata approvata all’unanimità la proposta di istituire un apposito Comitato consultivo per mettere a punto un regolamento, “rivolto a migliorare la qualità dell’ambiente urbano in termini di accessibilità e sicurezza”, ed apprendere oltre all’episodio sopra citato che ad esempio l’ascensore per disabili presente all’interno delle scale mobili di Santa Lucia è stato trasformato in botteghino per il bigliettaio, questo la dice lunga sul modo di pensare e gestire quello che dovrebbe rientrare nella gestione ordinaria di una intera comunità, e non nello straordinario.

Alla luce di quest’ultimo episodio, dopo quanto anche verificatosi nelle stazioni ferroviarie, urge definire nell’ambito dell’uso dei fondi comunitari in tema di riqualificazione urbana un piano straordinario sull’abbattimento delle barriere a partire da tutte le strutture pubbliche non solo nella città di potenza ma in tutte le realtà urbane della regione”.