Potenza, acque sorgive inquinate in provincia: “Divieto di uso alimentare, irrigazione e abbeveramento animale”. La denuncia

Pressioni ambientali e rischi per la salute umana sono fortemente connessi tra loro: questo concetto è stato evidenziato più volte dall’Unione Europea e dalle Nazioni Unite.

A sostenerlo, anche il Comitato Cittadino “Uguali e Liberi”di San Chirico Nuovo:

“È noto, infatti, che lo stato qualitativo dell’ambiente, in tutte le sue matrici (acqua, aria, terra), interconnesso con ogni attività antropica, influenzi in maniera significativa lo stato di salute e il benessere di una popolazione.

In particolar modo, l’acqua è un bene comune, la cui presenza spesso viene data per scontata.

Una risorsa indispensabile per ogni forma di vita e per gli ecosistemi che viene, sconsideratamente, sprecata, inquinata e non tutelata.

Questo è uno dei tanti temi che sta a cuore al neo comitato cittadino ‘Uguali e liberi’ di San Chirico Nuovo che attualmente è fortemente preoccupato per la denuncia fatta da un nostro concittadino a seguito delle analisi condotte dallo stesso, in modo privato, presso un laboratorio di sua conoscenza e riguardanti le acque sorgive delle fontane del Barone, di Lenne, di San Pietro e di Viscilo.

Analisi, queste, che hanno portato, in data 02/09/2019, il Primo Cittadino di San Chirico Nuovo ad emettere un’ordinanza di divieto a scopo preventivo e cautelativo, di utilizzo ad uso alimentare umano, di irrigazione agricola e di abbeveramento animale delle acquee.

Le risultanze delle analisi stesse avrebbero rilevato il superamento della soglia di contaminazione (CSC) rispetto alla elevata concentrazione di Stronzio (Sr-90), Alluminio, Ferro e di ulteriori elementi inorganici quali il Litio.

Studi scientifici attestano che lo stronzio – 90 è un “minerale osteogenico” che, se ingerito tramite cibi o acqua contaminata, viene depositato nelle ossa e potrebbe provocare patologie come osteosarcomi, tumori e leucemie.

Per tali motivi il comitato ‘Uguali e liberi’ chiede che venga fatta chiarezza su questa situazione in tempi brevi, visto che dall’ordinanza emessa in data 02 settembre 2019 ad oggi, la situazione risulta poco chiara; in maniera tale da capire la fonte di inquinamento, se presente, e la soluzione per risolvere questo problema con urgenza, in modo da garantire la massima sicurezza per tutti”.