Potenza: come Marco, questi studenti imparano a “vedere il mondo con le mani”. Ecco il progetto

Nei mesi di ottobre e novembre il L. Da Vinci Nitti di Potenza ha offerto a tutte le classi seconde l’opportunità di mettersi in gioco, attraverso un laboratorio tenuto da Marco Rafaniello autore del libro autobiografico “Vedo il mondo con le mani”.

Le studentesse e gli studenti incontrano a turno l’autore, dopo aver letto il suo testo e scoprono una chiave di lettura a dir poco originale, sperimentando quasi per gioco una parte delle emozioni e delle sensazioni che hanno dato vita alle pagine lette.

La disposizione in cerchio nell’ aula magna dell’istituto, la presentazione del vicino di posto attraverso una sua qualità, la simbolica consegna di un colore a Lucia Rosa referente dell’associazione “I Magazzini sociali”, preludono all’esperienza del buio, sperimentata con una benda indossata tutti insieme e nello stesso momento.

“Ti faccio vivere il buio, per ritrovare la luce usando gli altri sensi, perché chi non vede impara ad andare oltre e a conoscersi senza pregiudizi” spiega Marco ad una platea che presto si dirà impaurita e spaventata, mentre deve necessariamente servirsi del braccio del compagno e deve fidarsi di una guida, per raggiungere un tavolo dove bisogna riconoscere delle forme con le mani.

L’interpretazione dei quadri in bassorilievo con l’uso del solo tatto e il riconoscimento di alcune note piante aromatiche con il solo olfatto ha messo le studentesse e gli studenti nella condizione dell’autore.

Il cambiamento di prospettiva ha contribuito a confrontarsi con le proprie emozioni più profonde, le stesse provate dall’autore lungo il suo percorso costellato di tanti ostacoli ma anche ricco di tante mani pronte ad aiutare.

Ognuno, ogni mano, riveste un ruolo prezioso, e così il compagno di scuola diventa un compagno di viaggio, la Dirigente, che ha permesso a Marco di raccontarsi, diventa un’altra mano importante insieme a tutte le altre che compongono il “puzzle della vita”, dove “ognuno è l’incastro perfetto per l’altro”.

Resta il tempo per le domande sul testo e sull’esperienza appena fatta, e il cerchio si chiude con le restituzioni delle studentesse e degli studenti, ora emozionati, felici, rilassati e grati di aver recuperato il valore della luce insieme al valore delle cose viste con le mani.

Ecco alcune foto della giornata.