Il vicepresidente del Consiglio comunale, Francesco Fanelli, è intervenuto in merito all’incontro pubblico che il Sindaco ha avuto con la cittadinanza:
“Il flop del comizio, in una piazza semivuota, organizzato dal Sindaco De Luca, dimostra l’inadeguatezza di questa Amministrazione.
Sì è parlato principalmente del passato e del dissesto.
Il sottoscritto ha votato il dissesto e non poteva essere diversamente, considerato che è stato certificato prima, dall’impossibilità da parte dei nostri uffici di redigere un bilancio di previsione in pareggio e poi dai revisori dei conti e dal commissario ad acta mandato dal ministero.
Il dissesto dimostra il fallimento politico amministrativo delle passate gestioni, ma ritornare ogni volta a distanza di 3 anni su questa questione, dimostra o serve a nascondere la mancanza di idee e strategie per il futuro della nostra città.
Parliamo di una maggioranza che si regge solo su un accordo di poltrone, ennesima dimostrazione è l’incapacità da parte della maggioranza di eleggere il presidente del Consiglio da oramai 6 mesi.
Unico vanto sono le opere realizzate con i fondi europei la cui rimodulazione, vorrei ricordare, è stata decisa e votata all’unanimità dall’ intero Consiglio.
Viviamo in una città dove regnano incuria e sporcizia, con una viabilità disastrosa, con voragini e non buche e, in molte arterie viarie, assenza di segnaletica orizzontale.
Sono stati realizzati lavori di riqualificazione di impianti sportivi nei vari rioni ma, a oggi, non si ha ancora idea di come gestirli eppure, il sottoscritto, in un Consiglio dello scorso febbraio, già aveva chiesto all’Amministrazione di individuare soluzioni al fine di non trovarci, come ci troviamo, in estate in uno stato di inerzia e abbandono.
Ma nulla, così come la tanto promessa riorganizzazione e sburocratizzazione che non trova riscontro tra i cittadini.
De Luca e la sua giunta dopo 3 anni dovrebbero pensare ad amministrare e dare risposte concrete ai cittadini, attraverso un’idea di città che ad oggi non si intravede, altrimenti prendere consapevolezza che è giunto il momento di ridare la parola ai cittadini”.
Ma Fanelli non è l’unico.
Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Giuzio:
“Ho ascoltato le parole del Sindaco De Luca nel comizio (a cui hanno partecipato, come era prevedibile al massimo 100/150 persone, come dire che ogni assessore ha aggregato 10 amici) e mi sono reso conto della mancanza di una visione politica sul futuro di Potenza e, ho constatato come la città, ormai, gli ha voltato le spalle.
Ho provato, sono sincero, una grande amarezza nel vedere come un grande progetto politico si è trasformato in un atroce fallimento per la mia città, che ha bisogno di ben altro per rilanciarsi”.
Intervenuto anche il capogruppo di Lista Civica Antonio Vigilante:
“L’amministrazione è inerme e immobile rispetto ai problemi storici della città. Sono tre anni che il sindaco De Luca cerca di raggiungere un “equilibrio” con il Partito Democratico, un patto che noi abbiamo sempre giudicato impossibile, oltre che immorale.
Sono tre anni che De Luca distribuisce cariche e incarichi agli “amici degli amici” del PD. Ma, fino ad oggi, non ha mai cominciato a “lavorare”, neanche per un breve tratto.
Fino a quando il presidente Pittella aveva interesse ad annientare il Partito Democratico potentino, è sembrato a tutti che ci fosse una storia d’amore tra questi e il sindaco De Luca: ma le promesse di cifre straordinarie – per soccorrere la crisi e sostenere il rilancio del capoluogo – sono, oramai, solo uno sbiadito ricordo.
D’altro canto, il sindaco De Luca, in questi anni si è circondato di collaboratori privi di ogni capacità e volontà di cambiamento, la cui presenza al governo della città è motivata dalla sola esigenza di tenere in piedi gli equilibri tra le varie correnti del PD.
La cittadinanza non ha idea su cosa si vuole fare della città di Potenza. Un’amministrazione senza risorse, ma soprattutto (il che è assai più grave) senza prospettive e senza idee, se non quella della sopravvivenza politica “alla meno peggio”.