POTENZA E IL PERICOLO MULTE DELLO “STREET CONTROL”: ECCO COSA HA DICHIARATO IL PRESIDENTE DELL'”ADOC”

Per Adoc (Associazione Difesa e Orientamento Consumatori) Basilicata lo “street control” che sarà attivo a Potenza dal 1 Dicembre, rappresenta uno strumento tecnologicamente avanzato per sottolineare l’incapacità di amministrare una città.

Il presidente dell’Adoc, Canio D’Andrea, ha sottolineato.

“A noi sembrano le trovate “geniali” di chi, incapace di amministrare, scarica sui cittadini le inefficienze del sistema.

Questa trovata è l’ennesima conferma che il Sindaco preferisce far cassa a spese degli automobilisti, aggiungendo odiosi balzelli a odiose vessazioni.

Crediamo, invece, che il problema del traffico a Potenza si risolva offrendo un trasporto pubblico efficiente e non “spezzando le reni” agli automobilisti.

Tuttavia, la questione dello “street control” non ci appassiona più di tanto.

I cittadini di Potenza sono, ormai, avvezzi a queste trovate.

Hanno già sperimentato trovate simili, poi concluse miseramente: i semafori che qualche anno fa furono disseminati agli incroci della città e poi finiti come inutili rottami in qualche scantinato comunale, e vedono ancora oggi le innumerevoli, inutili, telecamere posizionati nei luoghi “strategici” dell’abitato, ormai silenziosi monumenti allo spreco.

Perciò ci permettiamo di suggerire al sindaco di Potenza e alla sua giunta di cambiare l’ordine dei provvedimenti: di offrire prima servizi efficienti e poi reprimere gli ostinati.

Ci permettiamo di suggerire al sindaco di Potenza e alla sua giunta di favorire l’uso dei mezzi pubblici, per esempio offrendo informazioni sulla mobilità degli autobus dotandoli di sistema Gps (se ne parla ormai da anni) o attivando mezzi di trasporto alternativo come le “bike sharing”, magari incentivando l’acquisto di bici assistite, e pensando piste ciclabili.

Ci permettiamo di suggerire al Sindaco di Potenza e alla sua giunta di pensare ai cittadini come persone e non come vacche da mungere: ne trarrebbe beneficio la qualità della vita di questa città”.