Potenza e provincia: oltre 20 scuole coinvolte in questo progetto fortemente sostenuto dalla Presidenza della giunta. I dettagli

Promuovere la cultura della sicurezza e accrescere la resilienza dei cittadini lucani partendo dal mondo della scuola, formando prima i docenti e a cascata gli studenti degli istituti di ogni ordine e grado.

È quanto si prefigge il progetto “Cultura è… Protezione civile” che, dopo una attenta fase preparatoria, in Basilicata partirà ufficialmente Lunedì 9 Ottobre, alle 8.30, nell’aula magna dell’Istituto superiore Leonardo Da Vinci-Nitti di Potenza.

L’evento, inserito nell’ambito della Settimana nazionale della Protezione civile, si aprirà con i saluti della dirigente scolastica Alessandra Napoli, del vice capo del dipartimento nazionale della Protezione civile, Immacolata Postiglione, e del dirigente regionale della Protezione civile, Giovanni Di Bello.

A seguire interverranno Pasquale Costante dell’ufficio scolastico regionale e Guido Loperte della protezione civile lucana.

Previsto, al termine, un dibattito con gli studenti sui temi affrontati.

Spiega Giovanni Di Bello:

“Sono 24 gli istituti scolastici coinvolti, quelli che hanno svolto attività educative e didattiche su questi argomenti in precedenti esperienze, con oltre 15 mila allievi distribuiti in circa 900 classi.

Il progetto segue un approccio orientato alla formazione a cascata.

Pertanto, dal 9 Ottobre il trasferimento delle conoscenze interesserà 144 docenti del team, 6 per ciascuna scuola, i quali in seguito condivideranno i saperi e le competenze acquisiti con tutti i colleghi insegnanti del proprio istituto.

Questi, a loro volta, durante l’anno scolastico li trasferiranno agli allievi per sensibilizzarli sui temi della protezione civile”.

Per il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, si tratta:

“di un progetto strategico, fortemente sostenuto dalla Presidenza della giunta, in quanto la scuola rappresenta l’ambiente naturale in cui diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza, ma soprattutto la consapevolezza sui rischi legati alle fragilità del territorio in cui viviamo, alla luce dei risvolti ascrivibili ai cambiamenti climatici e alle potenziali emergenze che possono verificarsi”.

Un altro punto di forza del progetto riguarda la sinergia creata con altri soggetti istituzionali:

  • uffici regionali e comunali della protezione civile,
  • prefetture,
  • aziende sanitarie e 118,
  • vigili del fuoco,
  • forze dell’ordine,
  • associazioni di volontariato,
  • Anci,
  • Inail,
  • direzioni provinciali del lavoro ed esperti della materia.