Riceviamo e pubblichiamo una nota di Pappalardo (Consigliere Provinciale PD – Presidente Commissione Politiche della Scuola):
“L‘accoglimento da parte del TAR del ricorso della Regione Campania che sospende il decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico e che lo rimette alla Corte Costituzionale per la questione di legittimità è un’ottima notizia anche per la Basilicata.
Infatti con ordinanza n.5884/2023 del 30/10/2023, il TAR Campania (Napoli, sez.IV), ha accolto la richiesta cautelare della regione Campania e rimesso alla Corte Costituzionale il decreto del Ministro dell’Istruzione e del merito e del MEF con il quale il numero delle autonomie scolastiche era stato ridotto, nella stessa regione da 965 a 839.
In Basilicata lo stesso Decreto prevede un taglio da 110 a 84.
Già il 3 marzo scorso, in occasione del Consiglio Provinciale di Potenza, convocato in seduta aperta alla presenza di Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, Sindaci, dirigenti scolastici e sindacati (Regione Basilicata unica assente), prevedemmo i danni che il comma 557 della Legge 29/12/2022 nr. 197, e i successivi Decreti attuativi, avrebbero prodotti alla rete scolastica lucana.
Preoccupazioni ribadite dallo stesso Presidente della Provincia di Potenza Giordano solo pochi giorni fa.
Mi chiedo cosa abbia fatto e come intende rimediare la Regione Basilicata a difesa della scuola lucana, dato che nella Conferenza Unificata del 24/5/2023, sul Decreto Interministeriale n.127 del 30 giugno 2023, che taglia il numero delle autonomie scolastiche, non c’è stata intesa grazie al dissenso delle sole regioni Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Puglia, Sardegna e Toscana.
Mi auguro vivamente che il Presidente Bardi, almeno su questo tema, non abbia assecondato ancora una volta logiche romane, così come già fatto sulla Riforma sull’autonomia differenziata, e che affronti insieme a noi una ‘battaglia’ a difesa della scuola lucana.
Su questo ci siamo sempre stati e ci saremo con ancora più forza oggi”.