Potenza: “La Chiesa della Santissima Trinità testimone di una vicenda troppo dolorosa e mai sopita, non soltanto da parte dei familiari di Elisa. Dovrà essere destinata a una nuova funzione”. La proposta

“Un centro culturale che sviluppi una rete di esperienze e progetti creativi, di ricerca e innovazione: l’edificio della chiesa della Santissima Trinità dovrà essere necessariamente destinato ad una nuova funzione che, attraverso la cultura e la creatività, possa ricucire una relazione con la comunità locale”.

E’ la proposta di Volt Basilicata, secondo cui:

non è pensabile riaprire al culto l’edificio, in quanto testimone di una vicenda troppo dolorosa e mai sopita, non soltanto da parte dei familiari di Elisa Claps, ma da tutta la comunità potentina.

E’ necessario, invece, avviare un processo di riuso del patrimonio architettonico da parte della comunità locale, che non cancelli né la vicenda di Elisa né i valori cristiani, attraverso una nuova funzione di aggregazione, virando però verso iniziative culturali legate alla socializzazione, al confronto, alla riflessione, al dibattito, all’ispirazione creativa.

La chiesa della Santissima Trinità rappresenta, infatti, un angolo cruciale nel panorama (umano e fisico) della città e del centro storico in particolar modo, che dovrà rivestire un valore innovativo nell’ambito di una strategia di networking culturale, mettendo al centro del progetto innanzitutto i ragazzi e gli studenti universitari.

Esperienze simili sono già state realizzate con successo in numerose città italiane ed europee, in cui chiese, anche molto antiche, sono tornate ad essere vive e attive grazie a un futuro legato alla scena creativa, alla cultura, all’innovazione e alla contemporaneità”.