POTENZA, OLTRE 50 PERSONE HANNO PERSO IL POSTO DI LAVORO. DEGRADO PER QUESTE STRUTTURE COMUNALI

L’Unione Sindacale di Base (USB) ha indirizzato una lettera al sindaco di Potenza, Dario De Luca e alla Regione Basilicata per chiedere alcune spiegazione sulla gestione dell’appalto di pulizia e della sorveglianza degli immobili comunali e degli impianti sportivi comunali.

Riportiamo integralmente la lettera dell’USB:

“La gestione fallimentare dell’appalto di pulizia e della sorveglianza degli immobili comunali e degli impianti sportivi del Comune di Potenza è sotto gli occhi di tutti e se si avesse un po di memoria non dovremmo ricordare che oltre 50 persone hanno perso il posto di lavoro tra gli addetti agli impianti sportivi e che i restanti lavoratori addetti alla pulizia hanno subito una riduzione lavorativa di oltre il 30%, il cui seguito giudiziario non è stato privo di colpi di scena con lavoratori part- time trasferiti ad oltre 1000 km di distanza, la ditta interessata che assumeva impunemente in loco su altri cantieri e i lavoratori condannati alle spese.

La USB aveva chiesto dall’inizio l’affidamento all’Acta del servizio rompendo l’appalto con la Consip e la consorziata Facility basando sul costo eccessivo dello stesso che mantenendo tutti i servizi e il personale sarebbe costato al Comune quasi il 50%  in meno, anche l’eventuale sanzione, qualora  i fosse stata in una situazione di predissesto, sarebbe stata comunque  ammortizzata, senza contare che i lavoratori si erano resi disponibili a sobbarcarsene il costo anche con una riduzione del proprio orario di lavoro.

Invece di portare avanti una soluzione coraggiosa e trasparente salvaguardando gli interessi dell’ intera comunità si è preferito procedere con il taglierino eliminando il servizio nelle palestre al cui degrado oggi si sta rispondendo inserendo inopinatamente i beneficiari del reddito ponte mentre gli ex addetti  sono ancora disoccupati o, tramite una selezione beffa della Tempor, i più fortunati tra loro sono stati utilizzati per  qualche mese allo spazzamento cittadino.

 Sull’ intera vicenda la figura del Sindaco galantuomo ha consentito lo smantellamento dei servizi ed anche, senza un piano preciso e regole certe, un ulteriore gestione clientelare del salvataggio di alcuni dei lavoratori  licenziati.

Chiediamo che il tutto venga rivisto nella sua complessità ripartendo immediatamente dalla gestione degli impianti sportivi e più in generale dalla revisione completa dell’intero appalto spezzatino e dai compiti affidati all’Acta.

Ci aspettiamo che la stessa Regione che si è esposta  per  oltre 30 milioni nel salvataggio del capoluogo senza che questo avesse effetti sulla salvaguardia dei posti di lavoro sia la propria disponibilità nella ricerca di una soluzione che ormai sembra aver perso di interesse e sulla quale si naviga non a vista ma gettando a mare gli ultimi superstiti”.