Potenza ricorda Paolo Borsellino e gli agenti che persero la vita: “La coscienza civile ha vinto sulla paura”. Ecco l’iniziativa

Si terrà il 19 Luglio, alle ore 16:58, nell’atrio di ingresso del Palazzo della Prefettura di Potenza (PZ), il ricordo del giudice Paolo Borsellino e degli agenti di polizia Emanuela Loi (prima donna della Polizia a morire in servizio e prima donna a far parte di una scorta) Agostino Catalano, Claudio Traina, Vincenzo Li Muli ed Eddie Walter Cosina, che ventotto anni fa persero la vita nel servire lo Stato.

Un’iniziativa promossa dal presidente del Consiglio regionale di Basilicata, Carmine Cicala, in veste di Presidente del Coordinamento delle Commissioni e degli Osservatori regionali per il contrasto della criminalità organizzata e la promozione della legalità.

Il Coordinamento fa parte della Conferenza delle Assemblee legislative.

Il presidente Cicala dichiara:

“L’impegno per la lotta alla mafia del giudice Borsellino e di tutti i suoi collaboratori deve rimanere forte nella mente di tutti noi ed in modo particolare nel cuore delle giovani generazioni, a cui mi rivolgo con forza, perché si impegnino quotidianamente per sconfiggere ogni tipo di sopruso proprio come fece il giudice Paolo Borsellino e perché siano da pungolo per il rispetto della legalità in ogni sua forma ed in ogni luogo.

Borsellino, con il suo impegno e la sua tenacia, ha svegliato la coscienza civile di tantissime persone che hanno cominciato ad opporsi alla mafia e alle altre forme di malavita organizzata”.

Il presidente Cicala deporrà nell’atrio della prefettura, luogo simbolo della lotta alla legalità, un’agenda rossa, quella da cui il giudice Borsellino non si separava mai e avvolta ancora oggi dal mistero della sua scomparsa.

Alle 16:58, l’orario in cui scoppiò la bomba, si rispetterà un minuto di silenzio in ricordo delle vittime.

Alla cerimonia saranno presenti anche: Ilenia Capezzera, Vito Scavone e Federica Summa della 4 B del Liceo delle scienze umane Rosa-Gianturco di Potenza, che leggeranno alcuni pensieri sul tema della legalità.

Prosegue Cicala:

“Essere testimoni dei valori e dell’esempio del giudice Borsellino servirà ad indebolire e a sconfiggere la mafia e le altre forme di malavita organizzata.

Dagli attentati di Falcone prima e del giudice Borsellino poi, la coscienza civile ha vinto sulla paura.

Ed è proprio questa coscienza civile il dono più bello che avremmo mai potuto fare al giudice Borsellino, ai poliziotti e agli altri servitori dello Stato uccisi barbaramente”.

Per soli motivi legati all’emergenza sanitaria, la commemorazione dell’anniversario non sarà aperta al pubblico.