Potenza: “Rilanciare Acquedotto Lucano, consentendogli di mettere a valore l’oro blu nell’interesse dei cittadini”. La proposta

“La risorsa acqua è un patrimonio strategico per la Basilicata e non può più essere gestita come avveniva in passato, sia dal punto di vista della governance che dell’utilizzo.

La Lega è da tempo in grado di indicare come affrontare questa sfida determinante per lo sviluppo della regione e come rilanciare Acquedotto Lucano, consentendogli di mettere a valore l’oro blu nell’interesse, anche economico, dei cittadini“.

Lo dice, in una nota, il senatore e capo del Dipartimento per il Mezzogiorno della Lega, Pasquale Pepe, che spiega:

“Il Piano Strategico Regionale, approvato lo scorso gennaio, ha fotografato le criticità del settore idrico.

Ora c’è bisogno di dare risposte alle necessità indicate con soluzioni puntuali ed efficaci, sì da salvaguardare un servizio essenziale, i circa 400 lavoratori dell’ente sub-regionale e le imprese creditrici.

Da questo punto di vista, la Lega ha da molti mesi messo a punto un progetto di rilancio di Aql, che guarda ad una sua maggiore autonomia e ad una necessaria solidità strutturale, e dell’intero sistema di approvvigionamento della risorsa acqua.

Le disfunzioni gestionali, in riferimento ai debiti accumulati, e gli sprechi vanno superati con una legge regionale che destini al servizio idrico integrato, in tutto o in parte, i proventi dell’accordo di programma tra Basilicata e Puglia – compresa la componente ambientale, che vale alcune decine di milioni di euro annui – e tutti i proventi degli oneri di concessione di derivazione ad uso idrico.

Solo nel frattempo può essere immaginabile un sostegno ‘ponte’ da parte della Regione.

Al contempo andrebbe considerata concretamente l’idea di affidare direttamente ad Aql la riscossione per ottimizzare i ricavi.

Così come non va trascurata l’ipotesi di rendere economicamente vantaggiosa la gestione della depurazione industriale, passando dalla gestione diretta a quella esterna con riconoscimento di un canone concessorio.

Insomma, tutti gli incassi derivanti dalla gestione dell’acqua vadano ai cittadini lucani sotto forma di servizi efficienti e approvvigionamenti a costi equi, e ad Aql si dia una nuova mission, che preveda una implementazione delle attività (con un inevitabile aumento dei ricavi.

In questo contesto diventa indispensabile, direi vitale, procedere ad efficientare tutti gli impianti energivori, a dotarsi di impianti di energie rinnovabili per l’autoproduzione e ad adeguare le reti idriche anche alla luce delle ingenti risorse rinvenienti dal PNRR”.