Sanità a Potenza, candidato sindaco Smaldone: “inconcepibile sottoporre pazienti e famiglie a faticosi e costosi viaggi della speranza”. I dettagli

“‘Lucani primi in Italia per emigrazione sanitaria: è questo il tema in apertura sulla stampa locale.

L’ultima conferma arriva dall’Osservatorio Gimbe che certifica come per curarsi si sia costretti ad andare al Nord.

E purtroppo non è una notizia che ci sorprende.

Lo dicono decine di medici, infermieri e operatori sanitari bravissimi che certamente non hanno colpe e denunciano la disorganizzazione e la mancanza di risorse”.

È questa la premessa di Pierluigi Smaldone, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative a Potenza con il gruppo politico ‘Potenza Ritorna’ che aggiunge:

“Oltre ai numeri e ai grafici dei Report ci sono le storie di centinaia di concittadini.

Sulla carta il nosocomio cittadino, anche in virtù della giovane Facoltà di medicina e chirurgia, ha tutte le caratteristiche per essere un punto di riferimento non solo regionale.

Il Comune di Potenza non ha competenza in materia ma l’Amministrazione dovrebbe pretendere più finanziamenti e competenze.

Nell’ottobre del 2019 l’amministrazione Guarente decise di organizzare un Consiglio Comunale Straordinario all’interno dell’Auditorium del San Carlo.

Oggi possiamo dire che fu solo uno spot senza risultati concreti.

Il tema della sanità di prossimità è sempre più attuale e pertanto è inconcepibile sottoporre pazienti e famiglie a faticosi e costosi viaggi della speranza talvolta per un semplice esame diagnostico”.

Smaldone non ha dubbi:

“Potenza Ritorna crede fortemente nel protagonismo dell’Ospedale San Carlo per un polo sanitario di eccellenza che sia un volano di sviluppo e di crescita per la città con un indotto capace di aggregare migliori servizi e maggiore occupazione.

Finanziamenti e competenze fanno rima con futuro: Potenza può e deve pretendere di più dal suo ospedale”.