A POTENZA OGGI SI RICORDA SAN GERARDO, PATRONO DELLA NOSTRA CITTÀ!

Dopo il grande successo della nostra Storica Parata dei Turchi, oggi Potenza ricorda nuovamente il suo Santo Patrono, Gerardo Della Porta, vescovo della città di Potenza dal 1111 al 1119 e venerato come santo dalla Chiesa cattolica, che morì proprio oggi in città nel 1119.

Nato a Piacenza, come ci racconta wikipedia, da una famiglia di nobili origini (i marchesi Della Porta) Gerardo si diresse verso l’Italia meridionale forse alla volta dei luoghi santi, ma giunto a Potenza decise di dedicarsi alla vita apostolica.

Fu tale il suo impegno che andò a svolgere il ruolo di vescovo della città, carica vacante dal 1099, data della morte del precedente vescovo, anche lui di nome Gerardo.

Fu proclamato vescovo ad Acerenza nel 1111 e portò la Chiesa avanti per otto anni.

Le sue reliquie sono riposte in un sarcofago nel Duomo di Potenza.

Dopo solo cinque anni dalla morte, nel 1124, papa Callisto II lo proclamò Santo.

Immediatamente la popolazione potentina iniziò a venerare il Santo.

L’arciprete Francesco Giambrocono ricorda nel 1887, in occasione del Giubileo indetto da Leone XIII, che Gerardo diffuse fra tutta la popolazione la conoscenza e la sapienza e contribuì ad aumentare l’istruzione a tutto il popolo, spalancando le porte della conoscenza custodite dal clero a tutti i potentini.

Il santo viene onorato principalmente il 30 Maggio, ossia il giorno della traslazione delle sue reliquie, ma anche il 30 Ottobre, giorno della sua morte.

Nella memoria popolare è principalmente ricordato per il miracolo della scacciata dei Turchi, anche se non è il solo miracolo che gli viene attribuito.

Tale miracolo è probabilmente una rielaborazione che la popolazione potentina fece nei secoli successivi in un misto di verità e leggenda.

Secondo la tesi popolare la città di Potenza fu colpita da un’invasione turca, la quale si concluse grazie all’intercessione del vescovo Gerardo che invocò l’aiuto di angeli celesti che scacciarono gli invasori.

La certezza che il tutto sia una leggenda è accreditata dal fatto che i Turchi giunsero alle porte di Potenza mediante il fiume Basento; anche se oggi di ridotte dimensioni nel passato avrebbe potuto avere dimensioni più elevate ma, calcolando i tempi geologici molto brevi, non tali da far transitare un’intera flotta di navi.

Quest’ultimo evento è ricordato nella sfilata dei turchi il 29 maggio. Nel luogo in cui avvenne secondo la leggenda il miracolo è stato edificato un tempietto con una statua del santo, popolarmente conosciuto come “San Gerardo di marmo”, edificato nel 1865 dallo scultore potentino Antonio Busciolano.

Come ricorda il vescovo di Potenza monsignor Tiberio Durante nel 1887, altri sono i miracoli non ricordati nella memoria popolare del santo.

Un miracolo narra di come Gerardo tornando nella città di Potenza dopo un viaggio, seguito da una grande folla di potentini, preti e frati tramutò col solo segno della croce l’acqua di una fonte in vino per placare la sete che affliggeva il suo seguito.

Inoltre si narra sempre di come Gerardo guarì dalla cecità, dalle paralisi, dalla sordità e dall’essere muti.

Esemplare la devozione di tutti i potentini verso il Santo che continua a proteggere la nostra città e che “Gnanna piglià nu mal a chi l’anna disprezzà!”.