“ANCORA IDROCARBURI NEL PERTUSILLO”: PUBBLICATO L’ESITO DELL’ULTIMO CAMPIONAMENTO

“Ancora idrocarburi ed azoto nel Pertusillo: anche il quarto campione è contaminato”: lo ha appena annunciato l’attivista e ambientalista lucano Giorgio Santoriello che ha dichiarato:

“E siamo a 4 su 4: anche nell’ultimo referto giuntoci sul quarto campione prelevato nel Pertusillo, il secondo proveniente da località “Spartifave” in agro di Grumento, prelevato il 27 febbraio 2017, è contaminato in termini di legge da idrocarburi, ed anche questa volta i valori di idrocarburi sono oltre soglia: 286 mcg/l di idrocarburi totali disciolti ( limiti 200 ) e 6,65 mg/l di azoto ( limite a 2 mg/l), in aggiunta i valori di fosforo (0,05 mg/l lontani dalla soglia di legge) sono effettivamente in forte squilibrio rispetto ai tenori di azoto, squilibrio che avevamo già riportato nelle settimane passate, come probabile causa o concausa dell’improvvisa e abbondante fioritura algale.

Quindi con le alghe ci sono sempre anche gli idrocarburi, in due casi oltre soglia questi ultimi.

Questo campione (sotto foto ed analisi) è stato prelevato per ultimo, a due giorni dalla conclusione dei primi prelievi e nonostante ciò gli idrocarburi campionati il 27 febbraio sono addirittura più alti del campione prelevato nel medesimo punto due giorni prima sempre a Spartifava.

Quindi i campioni provenienti dal Pertusillo non sono conformi ai limiti di legge previsti per le acque di categoria A2, come quelle del Pertusillo, quindi queste acque per essere potabilizzate dovrebbero essere declassificate ad A3 e ricevere una potabilizzazione più spinta nonché analisi chimiche più approfondite.

Il Pertusillo ha urgentemente bisogno di una caratterizzazione estesa dei sedimenti e della colonna d’acqua, nonché di un piano di monitoraggio completo e continuato a 360° che ne attesti lo stato in tempo reale, quindi recuperare i monitoraggi satellitari, caratterizzare le falde a ridosso dell’invaso ed analizzare acqua e sedimenti di tutti gli affluenti dell’invaso, nonché mappare le linee di intromissioni degli idrocarburi, sia superficialmente che in profondità, avviando anche un monitoraggio esteso e costante della fauna ittica.

L’Arpab nella persona di Achille Palma, nel video sopra allegato, ha detto a Telenorba due settimane fa, che:

“…idrocarburi non ne avevano trovati”, invece noi li abbiamo trovati 4 volte su 4 ed in 2 oltre soglia di legge, ed i tenori di azoto per Arpab non superano 1 mg/l mentre noi lo abbiamo rilevato a 6,65.

E’ chiaro che qui qualcuno non sa o non vuol fare il suo lavoro, per questo abbiamo inviato a diverse autorità regionali e non, le nostre analisi con le nostre considerazioni.

 Ribadiamo la nostra totale sfiducia nelle analisi e nei pareri rilasciati da Arpab e di conseguenza anche dagli altri enti ad essa connessi.

Ovviamente con cinque analisi non possiamo ricostruire la dispersione e la distribuzione dei contaminanti, ma questi tenori di azoto sarebbero oltre soglia di legge anche se le acque del Pertusillo fossero declassate ad A3, quindi possibili a medio termine ulteriori fioriture o problematiche altre?

Chi previene i danni se non si riescono a vedere nel presente i sintomi? Gli idrocarburi come sono distribuiti nell’invaso, e soprattutto da dove vengono?

Perchè Arpab non tipizza gli idrocarburi dicendoci l’origine degli stessi?”