Bonus psicologo 2024: come e quando fare domanda per avere 1.500 euro

Dopo una attesa di quasi un anno, c’è l’ok al nuovo bonus psicologo.

Come riporta today: “si tratta dell’aiuto economico riservato a chi vuole intraprendere delle sedute di psicoterapia. ù

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato il decreto che specifica anche il riparto dei fondi.

Vediamo quanti soldi ci sono a disposizione per il bonus psicologo, a quanto ammonta e come averlo.

Il bonus psicologo si chiede all’Inps.

Spetta all’istituto di previdenza fissare la scadenza per la domanda (con un preavviso di almeno 30 giorni per un periodo non inferiore a 2 mesi).

Una volta ottenuto, il bonus deve essere utilizzato entro 270 giorni, pena la decadenza.

L’importo è riconosciuto una sola volta.

 Il valore cambia in base all’Isee.

Il decreto fissa le soglie:

  • tetto di massimo 1.500 euro per redditi con Isee inferiore a 15mila euro (fino a 50 euro per ogni seduta);
  • 1.000 euro per redditi con Isee compreso tra 15mila e 30mila euro (fino a 50 euro per ogni seduta);
  • 500 euro per redditi con Isee superiore a 30mila ma inferiore a 50mila (fino a 50 euro per ogni seduta).

Sarà sempre l’Inps a redigere le graduatorie per regione individuando i beneficiari in base all’ammontare delle risorse.

Il via libera al bonus psicologo era molto atteso – tanti gli appelli come quello di Fedez che ha raccolto oltre 300mila firme per sbloccarlo – e il ministro Schillaci ha sottolineato che ‘è parte di un intervento più complessivo, che stiamo portando avanti anche attraverso il tavolo per la salute mentale, che punta a rafforzare le strutture e i servizi di presa in carico sul territorio e a diffondere la cultura della salute mentale’.

I buoni propositi si scontrano con le cifre.

Non è detto che però chiunque faccia richiesta per il bonus psicologo lo ottenga.

Per quest’anno sono stanziati solo 5 milioni (8 milioni nel 2024), fondi sufficienti per garantire il bonus a meno di ottomila italiani.

Una soglia bassa.

Basta pensare che nel 2022 sono state accettate solo 40mila domande su oltre 400mila richieste – con 25milioni di euro disponibili.

Adesso che a disposizione ci sono appena 5 milioni, si riduce almeno di 5 volte e si arriva alla stima di ottomila beneficiari reali.

Numero che può scendere ancora: prima si potevano ottenere massimo 600 euro, adesso 1.500.

Quindi le risorse rischiano di andare ad ancora meno persone.

Da qui il pressing in Parlamento per aumentarne subito il fondo.

La capogruppo dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli, ha proposto di portarlo a 15 milioni nel 2023 e 40 nel 2024.

Il Pd punta a 50 milioni per tutte e due gli anni.

Quanto alla ripartizione attuale del fondo, la quota maggiore per il 2023 va alla Lombardia con 839.712 euro pari al 16,79% dei 5 milioni previsti per l’anno in corso.

Seguono con le quote più alte:

  • il Lazio con 481.585 euro, pari al 9,63% delle risorse totali annuali;
  • la Campania con 462.730 euro (9,25%);
  • Veneto 411.493 euro (8,23%);
  • Sicilia 403.874 euro (8,08%);
  • Emilia Romagna 376.629 euro (7,53%);
  • Piemonte 366.545 euro (7,33%);
  • Puglia 330.538 euro (6,61%);
  • Toscana 316.306 euro (6,33%)”.