Capitale Italiana della Cultura 2026: un’unica candidatura per Maratea e Moliterno! Ecco i dettagli

Maratea e Moliterno corrono insieme.

È stata ufficializzata questa sera, nel corso della 15esima edizione del Marateale – Premio Internazionale Basilicata, la candidatura congiunta delle due città alla corsa per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026.

Una decisione maturata a seguito di incontri e interlocuzioni tra le due amministrazioni comunali che hanno messo a fattore comune le tante affinità e potenzialità dei due territori, fino a giungere alla condivisione del dossier di candidatura che verrà realizzato congiuntamente.

Ha affermato il sindaco di Moliterno, Antonio Rubino:

Non serve frammentare, ma occorre unire.

Noi vogliamo mettere a sistema ciò unisce queste due città e i territori in cui sono inserite per fare un unico dossier di candidatura più forte e condiviso con le comunità di Moliterno, Maratea, della Val d’Agri e dell’Area Sud della Basilicata.

I campanili vanno difesi, sono le nostre identità e il campanilismo è oro quando difende una storia.

Ma i campanili sono anche quei posti dei nostri paesi dai quali è possibile vedere il mondo dall’alto, allargare il nostro sguardo e costruire nuove prospettive.

Questo è il ragionamento che sta alla base della nostra scelta di unirci a Maratea nella selezione per la Capitale Italiana della Cultura 2026.

Nei giorni scorsi ho scritto una lettera al mio collega di Maratea, ben lieto di proporre un protocollo d’intesa per presentare un’unica candidatura e non offrire una immagine di disgregazione territoriale, bensì un messaggio politico, culturale e sociale di grande rilievo che rafforzerà la NOSTRA candidatura a Capitale Italiana della Cultura, consolidando le possibilità di raggiungere l’obiettivo e instaurando un legame foriero di nuove progettualità e occasioni per il territorio.

I Comuni della Basilicata devono camminare insieme in una nuova ottica di protagonismo di comunità connesse”.

Per il sindaco di Maratea, Daniele Stoppelli:

La candidatura congiunta di Maratea e Moliterno a Capitale Italiana della Cultura 2026 unisce i territori e ne valorizza la storia e l’identità attraverso i suoi uomini migliori.

Il legame tra Moliterno e Maratea si struttura geograficamente e culturalmente su assi molto importanti.

Uno su tutti, la via dell’arte che nell’Ottocento e nel Novecento ha visto protagonisti grandi pittori docenti della Regia Accademia delle belle arti di Napoli: Michele Tedesco di Moliterno ed Angelo Brando di Maratea.

Le loro opere sono esposte nel Museo De Lieto a Maratea e a Moliterno nella Rete Museale MAM.

L’arte unifica le storie millenarie di Moliterno e Maratea per un percorso di promozione e valorizzazione di due città e comunità che hanno dato luce a tanti illustri cittadini”.

Moliterno e Maratea avevano già presentato la loro manifestazione di interesse entro il termine del 4 luglio scorso, insieme ad altre 24 città italiane.

Per proseguire la corsa verso il titolo, le aspiranti Capitali dovranno perfezionare la loro candidatura inviando – entro il prossimo 27 settembre – un dossier che sarà sottoposto successivamente alla valutazione di una commissione composta da sette esperti indipendenti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica.