Centro oli Tempa rossa: nessun accordo, nuovo presidio dei lavoratori! Queste le ultime notizie

“Dopo ben due giornate di confronto presso Confindustria Basilicata, purtroppo gli impegni assunti da Total durante l’ultimo sciopero proclamato dalle categorie metalmeccaniche di CGIL CISL e UIL sono risultati evanescenti o da ritenersi insufficienti rispetto alle giuste rivendicazioni delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori”.

Così fanno sapere le sigle sindacali FIM FIOM UILM che in un comunicato spiegano la situazione:

“Total, con il nuovo management, ha deciso di intraprendere percorsi diversi rispetto al recente passato, incrinando cosi le relazioni sindacali e semmai immaginando che al Centro Oli di Tempa Rossa si possano imporre unilateralmente scelte che cozzano con i contratti nazionali e soprattutto con la sicurezza dei lavoratori.

Basta con la demagogia, basta con il baratto, Total deve rispettare le comunità, i lavoratori e le organizzazioni sindacali.

Erano mesi che come CGIL CISL e UIL si sollecitavano tavoli di concertazione circa la fermata straordinaria quinquennale, ma in maniera assurda si è arrivati al punto di dover scioperare al fine di poter attivare tavoli di confronto con la stessa Total.

I lavoratori, tutti i lavoratori, contribuiscono al successo della prossima fermata e a tutti va riconosciuta, attraverso i giusti emolumenti, l’abnegazione, la disponibilità e le flessibilità concesse.

I lavoratori, per noi hanno lo stesso valore, a prescindere dal colore della tuta indossata e della tipologia contrattuale, vedesi somministrati.

Probabilmente per “costoro” invece i lavoratori dell’indotto sono probabilmente un di cui e pensano di poterne disporre liberamente; eppure il petrolio è una risorsa dei lucani ma ci sembra che il Presidente Bardi probabilmente si sia dimenticato delle condizioni precarie dei nostri lavoratori e della convocazione del Tavolo della Trasparenza.

Il Centro Oli di Tempa Rossa è una polveriera dove in tanti e tante imprese derogano unilateralmente alle norme, ai contratti e anche alla sicurezza, basta ricordare la flessibilità dell’orario di lavoro che in alcuni casi sfiora le 72 ore settimanali.

Un quadro dunque desolante in cui tra l’altro in nessuna azienda metalmeccanica sono stati sottoscritti accordi di secondo livello, a differenza dell’Indotto Eni, e ciò manifesta il valore dell’intero sistema imprenditoriale di Tempa Rossa.

Eppure parliamo di estrazioni petrolifere!

Ora Total dovrà rivedere certamente i termini della fermata e soprattutto da domani troverà davanti ai cancelli del Centro Oli di Tempa Rossa tutti i lavoratori metalmeccanici in assemblea dalle 14.00 alle 17.00 al fine di porre in essere e condividere tutte le azioni necessarie, affinché venga riconosciuto ai lavoratori non solo il giusto salario, ma anche il rispetto della dignità che qualcuno ha dimenticato probabilmente oltre le Alpi.

Nel frattempo sollecitiamo nuovamente gli accertamenti ispettivi al fine della verifica delle norme, delle mansioni, dell’orario di lavoro, della formazione sulla sicurezza a partire dai lavoratori in Somministrazione”.