In provincia di Potenza sequestro dal valore di 500000 euro! Condannato per reati di usura nei guai

Riceviamo e pubblichiamo un Comunicato Stampa della Procura presso il Tribunale di Lagonegro:

“Nella mattinata del 6 Ottobre 2020 i militari della Compagnia Guardia di Finanza di Lauria e della Compagnia Carabinieri di Lagonegro hanno dato esecuzione al sequestro preventivo disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Lagonegro di n. 6 unità immobiliari del valore commerciale di circa Euro 500.000,00, costituiti da n. 1 fabbricato e n. 5 terreni, nonché i proventi derivanti dalla gestione delle unità immobiliari sequestrate, riconducibili a soggetto già condannato per reati di usura, contestualmente a perquisizioni alle sedi delle società formalmente proprietarie (precedenti ed attuali) ed alle abitazioni dei relativi rappresentanti legali, soggetti fittiziamente interposti.

La misura cautelare reale è stata disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Lagonegro, su richiesta della Procura della Repubblica, a seguito di articolate attività investigative condotte dalla Sezione di PG della Guardia di Finanza, dalle Fiamme Gialle di Lauria e dai Carabinieri, che hanno consentito la puntuale ricostruzione delle transazioni finanziarie, lo studio delle quali ha permesso di accertare che i soggetti giuridici (solo apparentemente separati e distinti) in realtà sono espressione di una medesima regia capace di realizzare un’operazione finalizzata al controllo di fatto, da parte del pregiudicato, delle società titolari degli immobili mediante l’utilizzo di prestanome collegati allo stesso.

Come emerge dal quadro probatorio sinora ricostruito a seguito di meticolose e complesse attività di indagine, i destinatari del provvedimento, attraverso società costituite ad hoc, si sostituivano al soggetto già condannato per reati di usura, consentendogli di liberarsi formalmente delle sue proprietà e sottrarsi all’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali (reato previsto dall’art. 512 bis del Codice Penale – trasferimento fraudolento di valori).

In dettaglio, il fabbricato sottoposto a sequestro, adibito a RSA, veniva affidato, con regolare contratto registrato, ad una cooperativa assistenziale estranea alle condotte delittuose accertate.

L’operazione di servizio, coordinata da questa Autorità Giudiziaria, testimonia l’importanza delle investigazioni basate su indagini patrimoniali finalizzate alla ricostruzione di flussi economici correlabili allo svolgimento di attività illecite, anche pregresse, di particolare allarme sociale, attività sulle quali la Procura della Repubblica di Lagonegro ha da tempo deciso di concentrare la massima attenzione”.