Maratea: grosso incendio in questa zona! I dettagli

Biagio Salerno, presidente Consorzio Turistico Maratea, a seguito dell’incendio che ha interessato l’area ex Pamafi (una delle aziende vivaistiche più grandi degli anni 80′) dichiara:

“Siamo fortemente indignati per lo stato di abbandono e il profondo degrado in cui versa la ex Pamafi aggredita oggi da un grosso incendio.

Ci troviamo in un territorio che vuole fare turismo di qualità.

Abbiamo solo rabbia per la mancanza di attenzione più volte denunciata, a causa della situazione di disinteresse anche istituzionale.

Abbiamo più volte interessato la Regione (proprietaria dell’area dell’ex azienda) e il Comune sui pericoli dell’abbandono.

Il Consorzio ha da tempo candidato al programma Pnrr Basilicata un progetto per liberare l’area dai rischi e per realizzare il Porto turistico di Castrocucco, specie per rafforzare la potenzialità di turismo nautico a Maratea dove il porto è ampiamente insufficiente d’estate a garantire gli attracchi.

Il progetto è volto alla valorizzazione e alla connessione del territorio, promuovendo la coesione sociale e territoriale, finalizzato ad un notevole ritorno economico considerata la natura infrastrutturale dell’opera a servizio di una vasta area e di più regioni.

La piana di Castrocucco è l’unica zona idonea alla realizzazione di un porto per le sue qualità orografiche, batimetriche, paesaggistiche e per la strategica posizione rispetto al territorio e alle infrastrutture della mobilità e del trasporto pubblico e privato.

L’area si trova in una posizione felice: è posta a valle della ferrovia e ha due accessi, rispettivamente a nord e a sud, costituiti da due sottopassi alla linea ferroviaria e vocati il primo al collegamento con il piccolo centro abitato retrostante, il secondo, di più grandi dimensioni, al sistema della viabilità principale sulla litoranea tirrenica e sulla bretella autostradale che attraversa il Lagonegrese.

Ma prioritariamente si proceda a bonificare e mettere in sicurezza l’area superando l’immagine negativa per il turismo di Maratea”.