Nel potentino il culto verso la Madonna di Novi Velia, che lega da secoli la comunità, rischia di andare perduto. L’iniziativa del Comune

È stata pubblicata dal GAL “La Cittadella del Sapere” la graduatoria dell’azione 19.2.b.5.1.2, volta a “attività finalizzate a far emergere episodi, fatti, storie, personaggi, opere d’arte, ed altro, finora a volte sottovalutati, capaci di identificare una comunità, un paese, una tradizione, un lavoro, una pratica artistica, un pezzo di storia, anche religiosa, anche recente, che rischia di perdersi e di non venire trasmessa alle nuove generazioni”.

La proposta progettuale presentata dal Comune di Lauria, che ha ottenuto il punteggio massimo di valutazione posizionandosi al primo posto della linea di intervento 2 dell’azione, come fa sapere l’Amministrazione:

“riguarda il recupero e organizzazione documentale (audiovisuale e fotografica) della memoria della fede lauriota verso la Madonna di Novi Velia, un culto che lega da secoli la nostra comunità – e quelle di tutta l’area sud lucana – all’antico santuario sul Monte Gelbison, in Cilento.

La forte devozione popolare verso la “Madonna u’ Monte” è conservata di fatto in ogni famiglia lauriota, e alla storia di questo peculiare culto mariano è legata anche l’evoluzione degli usi e dei costumi del nostro popolo nel corso del tempo.

Una memoria e una tradizione che, per ragioni anagrafiche e inevitabili processi di secolarizzazione, rischiano di andare perdute“.