Pittella ai domiciliari, 7 sindaci esprimono solidarietà: “indignazione per l’iniziativa di questi primi cittadini”, a dirlo…

A due mesi dall’arresto del presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità lucana, 7 sindaci hanno diffuso un comunicato stampa in cui hanno espresso solidarietà al Governatore lucano ma anche ammirazione e gratitudine per il lavoro svolto in questi anni di primo mandato a favore dei loro territori.

Sulla questione è intervenuto Potere al Popolo Basilicata che in una nota ha espresso il suo totale disappunto:

“Sette sindaci del Lagonegrese esprimono solidarietà al presidente Pittella, agli arresti domiciliari per la nota vicenda dello scandalo delle raccomandazioni nell’ambito della sanità lucana.

Potere al Popolo invece esprime indignazione per l’iniziativa di questi primi cittadini, che ancora una volta dimostrano di non rappresentare il sentire profondo del nostro popolo, che vede la sanità, quindi la propria salute e la propria vita, messa nelle mani non di chi ha scienza e competenza ma di chi è servo di un sistema di potere corrotto.

Essi hanno dimostrato quanto quel sistema di potere, di cui evidentemente fanno parte, sia forte, tanto da indurli a una presa di posizione impopolare pur di correre in soccorso del loro presidente.

Qualcuno dirà che è da sempre che queste cose succedono e che, se si arresta Pittella per questo, bisognerebbe arrestare centinaia di persone.

Siamo d’accordo.

Ma questo dimostra solo ciò che tutti già sapevamo, cioè come il malcostume sia radicato e coinvolga tutte le forze politiche che hanno determinato le politiche di questa regione.

Come pensiamo che questo territorio, e l’Italia intera, possa uscire dalla crisi che l’attanaglia senza fuoriuscire dal sistema delle clientele, dei favori, del malaffare, tutti mali che sono causa primaria di quella crisi che è non solo economica, ma sociale, culturale e morale?

E’ per questo che Potere al Popolo si pone come forza di radicale alternativa e cercherà, anche nelle prossime elezioni regionali, non solo di rappresentare le lotte sociali e democratiche della nostra regione, ma anche un modo diverso di intendere e fare la politica, realmente ispirato ai valori della trasparenza e della democrazia partecipata”.