Potenza: cresce la raccolta dei rifiuti tecnologici. Ecco il rapporto

La Basilicata nel 2021 ha raccolto 4.683 tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).

Lo evidenzia la 14a edizione del Rapporto Annuale del Centro di Coordinamento RAEE, l’istituzione che sintetizza i risultati ufficiali conseguiti da tutti i Sistemi Collettivi che si occupano del ritiro presso i centri di raccolta e i luoghi di raggruppamento organizzati dalla distribuzione per la gestione dei rifiuti tecnologici in Italia.

Rispetto al 2020 il risultato risulta non solo in calo del 4,9%, ma addirittura diametralmente agli antipodi rispetto alla crescita a doppio digit registrata un anno prima.

Nel ranking nazionale, la Basilicata si posiziona in 18esima posizione per volumi raccolti.

Guardando ai risultati dei singoli raggruppamenti, si evidenziano importanti differenze:

  • cresce la raccolta di freddo e clima (R1) che grazie a un incremento del 15,1% raggiunge le 1.251 tonnellate;
  • ancora meglio fanno i TV e apparecchi con schermi (R3) che registrano un +18,6% per un totale di 1.514 tonnellate, tuttavia l’andamento è inferiore a quello registrato dal raggruppamento a livello nazionale (+22,2%).
  • Si riducono invece di oltre la metà (-51,2%) i volumi di raccolta delle sorgenti luminose (R5) che scendono a 25 tonnellate.
  • In forte contrazione anche i grandi bianchi (R2) che con il -32,3% si attestano a 1.245 tonnellate.
  • Più contenuto infine il calo dei piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) che segnano il -3,9% per un totale di 648 tonnellate.

In seguito a questa contrazione, la raccolta pro capite scende a 8,46 kg per abitante (-1%), ciò nonostante rimane tra i migliori risultati registrati tra le regioni del Sud Italia oltre che ben al di sopra sia della media dell’area di riferimento (5,14 kg/ab) sia di quella nazionale (6,46 kg/ab).

Raccolta per province

Nel corso del 2021 le due province di Matera e di Potenza registrano andamenti agli antipodi per raccolta e andamento: quella di Matera segna una frenata del 31,3%, (pari a 879 tonnellate in meno) per un totale di 1.929 tonnellate.

La performance negativa si lega innanzitutto al calo di R2 (-76,2%) per un totale di sole 316 tonnellate, e di R5 (-35,9%) la cui raccolta si riduce a 13 tonnellate.

In calo del ‘solo’ 12,2% R4 per complessive 345 tonnellate.

Cresce invece del 30,1% la raccolta nella provincia potentina per un totale di 2.754 tonnellate.

A trainare l’ottimo trend è R2 che con il +81,3% – il terzo miglior incremento a livello nazionale – porta la raccolta a 929 tonnellate, seguito da R1 (+18,2% per un totale di 762 tonnellate) e da R3 (+15,3% per complessive 748 tonnellate).

Più contenuto (+7,6%) l’incremento di R4 che si attesta a 303 tonnellate, mentre segna uno stop importante (-61,7%) la raccolta di R5 che cala drasticamente a 11 tonnellate.

La raccolta pro capite della provincia di Matera scende a 9,9 kg/ab, in calo del 29,5% rispetto al dato 2020, nonostante ciò rimane tra le province con il più alto dato di raccolta pro capite e quella con il valore più elevato tra le province del Sud Italia con popolazione compresa tra i 100 e i 200mila abitanti.

Con un incremento del 36,5% – il più alto tra le città del Sud con una popolazione compresa tra i 300 e il 400mila abitanti – la raccolta pro capite della provincia di Potenza raggiunge i 7,68 kg/ab, ben al di sopra della media nazionale e di quella dell’area di appartenenza.

Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE, commenta:

“La Basilicata presenta dati positivi, ma con qualche chiaroscuro.

Se i tassi di raccolta pro capite superano abbondantemente il risultato dell’Italia alcune lacune sulla raccolta di sorgenti luminose e di piccole apparecchiature lasciano supporre che si possa fare meglio e proseguire a intercettare e correttamente gestire i RAEE che si generano sul territorio regionale.

A ciò si aggiunge che le forti oscillazioni che si hanno nelle province sono determinate da risultati di pochi luoghi di raccolta capaci di influenzare sensibilmente la raccolta complessiva”.

I dettagli.