Potenza, gli infermieri precari non ci stanno: “pronti ad emigrare fuori regione”. Ecco la richiesta

Riceviamo e pubblichiamo una nota degli infermieri precari Asp:

“A livello nazionale si cercano soluzioni per trovare infermieri dall’estero vista la grande difficoltà nel reperirli, in Basilicata, invece, gli infermieri precari che hanno diritto alla stabilizzazione non vengono valorizzati, quindi cominciano a pensare di andare fuori regione per avere un posto di lavoro sicuro.

Ormai dopo mesi di lotta, manifestazioni, sit-in davanti alla Regione, da più di 100 infermieri precari dell’ASP BASILICATA in graduatoria per la stabilizzazione covid, sono stati stabilizzati solo 21;

la restante platea si vede costretta dopo nessuna risposta certa da parte dell’azienda e da parte della regione a dovere iniziare a valutare di andare via.

Sono stati fatti diversi incontri: la Regione ci ha comunicato che non è un problema di soldi, eppure dall’ essere i primi a livello nazionale ad indire il bando di ricognizione per la stabilizzazione dei precari covid che hanno combattuto in pandemia, ora ci ritroviamo ad essere gli ultimi, a sperare in una stabilizzazione ormai bloccata ai primi 28 da troppo tempo, andando avanti con proroghe mensili che non fanno altro che abbassare il morale del personale e vivere uno stato di malessere costante.

Eppure gli infermieri come i medici, in questo momento storico ne mancano in tutta Italia, tanto che il Ministro Schillaci sta valutando di reperirli fuori dall’Italia, probabilmente dall’india, una situazione che a quanto pare in Basilicata non fa testo.

Infermieri, tutti lucani che hanno combattuto la battaglia covid nella propria regione.

Noi infermieri Asp ci sentiamo professionisti di serie B rispetto a tutta l’Italia, nonchè rispetto alle altre aziende regionali come ASM e Crob che hanno ultimato le procedure di stabilizzazione e l’AOR San Carlo che è in procinto dall’esaurire la propria graduatoria.

Chiediamo un chiarimento vista la nomina del nuovo Direttore Generale Asp, per capire le nostre sorti, se non vi è posto per noi in Basilicata, ci venisse spiegato esplicitamente.

Noi a malincuore saremo pronti ad andare via”.