Una bella notizia per le donne che hanno combattuto e che tuttora lottano per la parità di genere.
Scrive in proposito Maria Anna Fanelli Consigliera Nazionale ANDE, Presidente Ande Potenza e Referente Regionale degli Stati Generali delle Donne della Basilicata:
“La consegna al Quirinale oggi dell’Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana a Rosa Oliva è un grande atto non solo di riguardo, ma soprattutto di giustizia.
Infatti, Rosanna Oliva de Conciliis una volta conseguita la Laurea in Scienze Politiche e Sociali, si vide respingere la domanda al Concorso per accedere alla carriera da Prefetto perché donna, in base all’art. 7 della Legge N. 1176 del 7 Luglio 1919, legge che escludeva le donne da una vasta categoria di Uffici Pubblici tra cui l’Ufficio del Prefetto.
La giovane Rosanna Oliva non si arrese, si rivolse ad un celebre Costituzionalista: Costantino Mortati, il quale dimostrò che “nella Costituzione Italiana il lavoro posto a base della Repubblica, non è fine in sé o mero strumento di guadagno, ma mezzo di affermazione della personalità del singolo, garanzia di sviluppo delle capacità umane e del loro impiego”.
Costantino Mortati vinse grazie alla Sentenza della Corte Costituzionale N. 33 del 1960 il ricorso per conto di Rosanna Oliva.
Venne così dimostrata l’incostituzionalità dell’art. 7 della Legge N. 1176 del 7 Luglio 1919, in quanto venivano violati i principi costituzionali ed in particolare gli art. 3 (sull’uguaglianza di fronte alla Legge senza distinzione di sesso) e l’art. 51, relativo all’accesso ai pubblici uffici ed alle cariche elettive senza discriminazioni tra i sessi.
Rosa Oliva intanto già lavorava nella Pubblica Amministrazione con un successo che, poi, Le ha consentito un brillante percorso presso la Camera dei Deputati, il Senato della Repubblica e presso il Ministero dell’Interno e, poi, alla Sanità.
Ci sono voluti, però, 61 anni perché Le venisse, come avvenuto oggi, riconosciuto il grande merito per aver consentito, con il Suo ricorso alla Corte Costituzionale, che venissero aboliti divieti ed ingiuste preclusioni imposte alle donne.
L’A.N.D.E. e gli Stati Generali delle Donne della Basilicata di certo gioiscono oggi per il riconoscimento di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana a Rosanna Oliva de Conciliis, ma, nel contempo, esprimono rammarico perché un riconoscimento ufficiale Le viene concesso a ben 61 anni dalla sentenza della Corte Costituzionale N. 33 del 1960, che fece giustizia a Lei ed a tutte le donne affermando un cambiamento fondamentale nell’ambito del mercato del lavoro e consentendo, infatti, l’inserimento delle donne in una vasta categoria di uffici pubblici tra cui l’Ufficio del Prefetto e la Magistratura.
Sono stati così aperti percorsi di carriera che vedono le donne brillanti protagoniste“.