Si è spento lo stimato Terracina, storico Presidente dell’associazione dei Lucani di Senise, punto di riferimento per i lucani in Argentina

All’età di 83 anni, è scomparso Rocco Terracina.

Storico Presidente dell’associazione dei Lucani di Senise, insieme a tanti altri suoi corregionali, tra questi Lucio Cifarelli, Josè De Bonis e Anna Claps, ha dato corpo e vita alla Federazione dei Lucani in Argentina, diventandone Presidente per oltre dieci anni e consentendo subito dopo l’elezione della prima Presidente donna della federazione, Lucia Martino.

A comuncarlo, il Presidente del Centro Studi Internazionali Lucani nel Mondo, Luigi Scaglione:

“Un bel ricordo quello di Rocco Terracina, sempre attivo e presente nel voler creare un punto di incontro, sostegno ed accoglienza ai tanti lucani che sono arrivati in terra sudamericana sin dai primi anni cinquanta.

Il suo lavoro presso una Banca di Cassa Mutua italiana, gli è servito a creare quella rete di rapporti che ha permesso alla Regione Basilicata di avere un’antenna attiva a Buenos Aires, sino ad estendere le proprie azioni a sostegno degli indigenti, che è sempre stato, fino ad ora e ci auguriamo che lo sia in futuro, una delle politiche attive della nostra istituzione che non dimentica i suoi figli.

Un rapporto forte, attivo, a volte polemico, che ha permesso al Dipartimento della Presidenza regionale ed al suo Ufficio per la Internazionalizzazione, di avere un valido interlocutore pronto a far sentire la sua voce dal paese che Papa Bergoglio deifinì ‘la fine del Mondo’.

La voce di Rocco Terracina ci suona ancora nelle orecchie quando chiedeva rispetto e considerazione per tanti nostri corregionali ed i suoi figli che loro malgrado avevano lasciato la nostra terra, ma non dimenticato il sapore ed i profumi della nostra regione, contribuendo anche con le loro rimesse alla rinascita dell’amata Basilicata.

Un ricordo che mi sento di condividere con i Presidenti dei Lucani nel Mondo, succeditisi in questi anni e che lo hanno conosciuto, da Rocco Curcio a Di Sanza, da Simonetti e Mollica, al sottoscritto.

Giungano alla sua famiglia ed a quella dei Lucani in Argentina il senso più profondo del nostro grazie per quello che ha fatto nel segno della solidarietà e del riscatto sociale in quella ostica terra”.