Oggi Flash Mob in piazza a Potenza, contro il progetto di Autonomia Differenziata con la partecipazione di sindaci ed amministratori comunali, provinciali e regionali.
Ad aprire il confronto ufficiale, il Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano, che nel ricordare la presa di posizione ufficiale del Consiglio Provinciale potentino, contro un disegno di legge che accentua le differenze sociali ed economiche tra Nord e Sud, ha evidenziato come:
“L’autonomia differenziata è un tecnicismo normativo e un raggiro lessicale che nei fatti amplierà le diseguaglianze tra i cittadini italiani.
Al contrario occorrerebbero misure perequative adeguate per colmare il divario tra nord e sud.
Chi propone questa norma deve avere la consapevolezza che si sta scegliendo di dividere l’Italia“.
“Il progetto leghista di autonomia differenziata sarebbe una sciagura per la Basilicata, il Mezzogiorno e l’Italia tutta perché aumentando il divario tra i territori condannerebbe il Sud e priverebbe il Paese delle sue reali chance di crescita“.
Lo dichiara Angelo Chiorazzo in occasione della manifestazione promossa dal Coordinamento regionale “No autonomia differenziata” a cui ha preso parte oggi a Potenza.
Spiega Chiorazzo:
“Gli analisti concordano nel ritenere che l’Italia avrebbe i margini di crescita più consistente proprio lavorando allo sviluppo del Mezzogiorno, che sconta ritardi storici dal punto di vista delle infrastrutture e dei servizi.
Proprio oggi il Gimbe ha certificato l’esistenza di un ‘turismo sanitario’ che porta migliaia di cittadini meridionali a curarsi per necessità al Nord, con la Basilicata in saldo negativo di oltre 80 milioni di euro.
Il progetto Calderoli è moralmente inaccettabile, andando contro il principio costituzionale della Repubblica ‘una e indivisibile’ (articolo 5); per questo è politicamente inquietante quanto fatto già fatto dal presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e dalla sua Giunta, che ha dato parere favorevole al disegno leghista senza nemmeno un dibattito in Consiglio regionale.
Fino a quando si continuerà ad anteporre la cura del proprio destino personale e politico al bene della collettività che si rappresenta, i cittadini legittimamente non crederanno nelle istituzioni.
Per questo oggi mi sono unito alla protesta contro l’autonomia differenziata e faccio appello a tutti i lucani a reagire, con una partecipazione diffusa, forte e popolare a difesa del proprio territorio”.