Il Sindaco di Potenza Dario De Luca, tramite una nota del Comune di Potenza, esprime il proprio cordoglio per la dipartita di Giovanni Russo, noto giornalista e scrittore, a Potenza negli anni della sua formazione e fino al 1947.
Tra i fondatori del Partito d’Azione lucano (1943) scrisse prima su Il Mondo di Mario Pannunzio (dove fu proposto dallo scrittore Carlo Levi e dove ebbe modo di stringere amicizia con Ennio Flaiano) e Il Messaggero, per diventare poi (1954) inviato speciale del Corriere della Sera.
Per il quotidiano milanese svolse numerose inchieste raccontando con particolare attenzione soprattutto i problemi sociali e civili della società meridionale e dei suoi emigrati.
Ritenuto tra i maggiori protagonisti della vita culturale italiana, attraverso i suoi interventi sulle principali riviste del settore (a partire dalla Nuova Antologia) ebbe come impegno costante la documentazione della situazione sociale del Paese: dalle vicende dei partiti ai problemi del Mezzogiorno, fino alla condizione dei giovani nella scuola e nell’università.
Vinse il Premio Saint-Vincent per il giornalismo nel 1964, il Premio Marzotto per il giornalismo 1965, il Premio Carlo Casalegno 1981, il Premio Pannunzio 1991, il Premio Mezzogiorno 1993 e il Premio Positano 1998 per il giornalismo civile.
Fu insignito dell’onorificenza di Grande Ufficiale da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il 10 aprile 2006.
Sottolinea il Sindaco:
“Meridionalista, attento ricercatore nell’ambito dei problemi civili e sociali del Sud ha rappresentato per il nostro Paese un esempio di grande professionalità e competenza.
Alla sua famiglia la vicinanza mia e dell’intera Città, che ha avuto l’onore di ospitarlo durante il periodo dei suoi studi”.
Cordoglio espresso anche dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella:
“Come presidente della regione Basilicata sento il dovere di rendere omaggio a Giovanni Russo illustre meridionalista, scrittore e giornalista scomparso ieri a Roma.
La sua formazione giovanile a Potenza e le radici con la nostra terra sono state sempre ben presenti nel suo impegno a favore dal Sud. Azionista di formazione e pensiero dalle colonne del Mondo di Pannunzio e dei grandi giornali nazionali fu sempre attento ai temi del Sud e dell’emigrazione.
Anche i suoi libri insieme alle frequentazioni personali hanno sempre arricchito i nostri intellettuali.
Stamattina ha scritto Corrado Staiano sul Corriere della Sera che se ne va “L’ultimo meridionalista”: Noi vogliamo pensare, però, che il suo magistero sia la radice dei meridionalisti che verranno in Basilicata e nel Sud.
Lo ricorderemo nella nostra regione come merita una figura così significativa”.




























