Da Potenza una voce su Rai 1 per difendere i diritti violati delle donne: “Bisogna denunciare”

Il giornalista e opinionista potentino Gianluigi Laguardia ospite su Rai 1 della trasmissione “Storie Italiane” (condotta da Eleonora Daniele) per parlare di stalking.

Si è parlato del caso “Francesco Bellomo”: il giudice che costringeva le borsiste a mettere la minigonna.

La vicenda, venne alla luce nei mesi scorsi, grazie al coraggio di una studentessa 32enne piacentina che si era rivolta alla magistratura (dopo un esposto del padre) per denunciare il comportamento perverso del giudice Bellomo durante la partecipazione alla scuola di formazione “Diritto e Scienza”.

Gli inquirenti scoprirono (dopo mesi di indagini) che per frequentare i corsi per diventare magistrato le dottoresse in giurisprudenza venivano sottoposte a umiliazioni e richieste degradanti, che hanno leso anche la loro integrità psicologica.

La Procura di Piacenza chiese il rinvio a giudizio per Francesco Bellomo, consigliere di Stato destituito, e Davide Nalin, pm di Rovigo sospeso dal ruolo.

Poi la svolta: la studentessa piacentina che ha trovato il coraggio di denunciare ha scelto di rimettere la querela e uscire dal processo. Adesso deciderà una perizia medica.

In studio presente anche Rosa Naíve Calvi, avvocatessa meridionale di 28 anni che sognava di diventare magistrato.

Anche lei decise di iscriversi al corso del prof. Bellomo, il docente che imponeva alle frequentanti minigonna, tacchi, rossetto e non solo.

Rosa in studio ha mostrato tutta la sua determinazione nel riprendere in mano la vita ed andare avanti.

Un confronto accesso in casa Rai, ma come ha asserito Laguardia: “non potevamo non alzare la voce per difendere e tutelare Rosa Naíve Calvi e le tante ragazze per bene del nostro paese”.

Tra i vari opinionisti ognuno ha detto la sua e il giornalista lucano è intervenuto affermando:

“Dobbiamo lanciare messaggi positivi agli italiani.

La gente deve avere il coraggio di denunciare.

Noi abbiamo bisogno di persone come Rosa che ha detto di voler fare il magistrato studiando perché crede in quello che fa.

Crede nella meritocrazia e non certo con quel sistema che ha messo in ridicolo la Magistratura”.

Purtroppo casi di stalking e violenze sulle donne sono frequenti dappertutto anche in Basilicata dove proprio a Potenza la settimana scorsa una donna ha trovato il coraggio di denunciare il suo datore di lavoro che l’ha stuprata più volte.

Il messaggio lanciato dal giornalista potentino è che le vittime di atti di sottomissione, violenza fisica e psicologica, devono denunciare e trovare il coraggio di andare avanti.

Siete d’accordo?

Di seguito due momenti della puntata.