“Quest’anno la ‘Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza’, ha dichiarato in una nota il Garante di Basilicata, Vincenzo Giuliano, è tragicamente segnata dai fatti che si stanno verificando nella striscia di Gaza: più di quattromila bambini innocenti straziati dalle bombe; ospedali sventrati dai missili, scuole fatte saltare in aria con i bambini dentro.
E tutta questa atroce barbarie dopo più di un trentennio da quella “Dichiarazione universale”, in cui tutti gli Stati della terra hanno riconosciuto il diritto alla vita dei bambini.
Sono trascorsi, ormai, trentaquattro anni dalla Dichiarazione universale dell’ONU sui diritti del fanciullo: ma quell’immenso disegno ideale che era stato formulato è stato realizzato?
Quanto di quel disegno è stato portato a realizzazione?
Quali e quante le carenze che attendono ancora di essere affrontate e risolte?
Dobbiamo prendere atto che, in Basilicata come in Italia, siamo ben lontani dall’aver realizzato la finalità ideale che l’ordinamento legislativo regionale e nazionale si sono posti come obiettivo ultimo da conseguire: ‘la piena attuazione dei diritti soggettivi dei minori nella loro universalità, incondizionalità e gratuità”.
“Per questo ho ritenuto di non limitarci ad organizzare una singola iniziativa, anche se magari arricchita di ogni dovuta formalità, ma di dedicare al mondo dei minori non una sola giornata, ma un intero periodo di tempo: dal 20 novembre al 4 dicembre (Giornate Lucane per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza:
- il 20 -11 a Potenza su “Consapevolezza digitale – suggerimenti per l’uso”;
- il 23 – 11 a Policoro su “Minori e crimine” dopo il Decreto Caivano;
- il 27 -11 a Terranova del Pollino,
- il 4 – 12 a Ginestra su “Piccoli Comuni… Grandi Scuole. Il rinnovamento del sistema scuola per la sopravvivenza dei piccoli comuni”).
E ho pensato che fosse più utile che le questioni riguardanti il mondo dei bambini fossero portate sul territorio e discusse nelle sedi degli Enti territoriali: Comuni, organizzazioni sociali, istituzioni scolastiche, non solo per avvicinare le istituzioni regionali alle realtà locali ma specie per coinvolgere nell’organizzazione e gestione degli eventi direttamente i soggetti istituzionali decentrati e gli operatori istituzionali e locali, soffermandoci su problematiche che sono più direttamente legate con il mondo dei minori:
- l’uso indiscriminato degli strumenti digitali e i pericoli nascosti;
- il contrasto al disagio giovanile e alla criminalità minorile, investendo di più sulla prevenzione, rafforzando gli interventi educativi e valorizzando il lavoro di rete tra tutti i soggetti interessati al minore, con particolare attenzione alla presa in carico della famiglia;
- la scuola e il sistema scolastico, per un verso, e per l’altro, lo spopolamento demografico di tutta la regione, che incide più gravemente sui piccoli comuni con il rischio della loro scomparsa”.
Da questa considerazione nasce la formulazione del titolo che abbiamo scelto per le nostre giornate: “Piccoli comuni… grandi scuole”, ed è superfluo sottolineare le carenze che si riscontrano nei servizi pubblici degli asili-nido, nelle sezioni primavera e nella scuola dell’infanzia, come pure per la primaria e la secondaria di primo grado.
E’ il caso di ricordare i temi della formazione delle classi, delle classi-pollaio, del ridimensionamento scolastico, delle mense scolastiche, e dei costi di acquisto dei relativi servizi, che ricadono inevitabilmente sul futuro dei nostri ragazzi”.