AL CROB DI RIONERO: “NON RESTA CHE ANNULLARE LA GARA!”. A DIRLO…

74 lavoratori del Crob di Rionero sono in procinto di vedersi ridurre ore di lavoro e stipendio.

Sulla vertenza Crob c’è da registrare l’intervento dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Carmine Vaccaro che chiamano in causa la stazione unica appaltante e la Regione Basilicata, responsabili, secondo i tre leader confederali, di aver portato il sistema regionale degli appalti nel settore della sanità al punto di rottura.

Spiegano i tre rappresentanti Summa, Gambardella e Vaccaro:

“L’appalto dei servizi di pulizia e ausiliariato in una struttura sanitaria di assoluta eccellenza come il Crob di Rionero è solo l’ennesimo capitolo di una lunga sequenza di cambi d’appalto che hanno interessato la nostra regione, in particolare il settore della sanità, i cui effetti hanno determinato l’ingovernabilità del sistema e scaricato gli oneri della spending review sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici, vittime inconsapevoli e incolpevoli di un leviatano burocratico che per far quadrare i conti taglia sulla qualità dei servizi e sulla salute dei cittadini.

Nello specifico dell’appalto del Crob, è appena il caso di sottolineare che già nel 2016 denunciammo le numerose criticità contenute nel bando di gara che avrebbero pregiudicato i diritti alla salute e al lavoro, tanto che Sua e Regione, dopo le nostre sollecitazioni, ammisero di aver sottostimato di ben 17 milioni di euro l’importo della gara, ma scelsero una strada sbagliata, modificando solo gli importi a base d’asta senza alcuna verifica sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e sui servizi essenziali nelle strutture ospedaliere interessate.

Oggi che i nodi arrivano al pettine, appaiono ancora più beffarde le promesse, mai mantenute, da parte della Regione Basilicata di costituire una task force per fare una radiografia completa al sistema degli appalti in sanità; task force, inutile dirlo, che non è stata mai costituita nonostante le numerose sollecitazioni da parte dei sindacati.

Ora, alla luce dell’ennesima complicata vertenza che ci consuma nel settore sanitario lucano e delle criticità giuridiche contenute nelle gare d’appalto, non resta che una strada: annullare la gara in autotutela, come richiesto dai sindacali di categoria, e ripartire daccapo mettendo al centro i diritti di chi lavora e di chi nelle strutture sanitarie lucane cerca sicurezza e qualità dei servizi”.