ANNA, TROVATA IMPICCATA A POTENZA! I GENITORI CHIEDONO GIUSTIZIA

Sono passati quasi 17 anni dalla scomparsa di Anna Esposito, commissario di Polizia (e 1°dirigente della Digos) di Potenza ma mamma Olimpia e papà Vincenzo attendono ancora la verità.

Ieri a Cava de’ Tirreni, paese d’origine di Anna, si è svolta una fiaccolata per contrastare la violenza di genere ed in questa occasione un dolce pensiero alimentato da sete di giustizia è volato in cielo per  Anna.

Alla fiaccolata, organizzata dal Comitato delle Associazioni, hanno partecipato tantissime persone.

L’occasione è servita per esternare un messaggio di cordoglio e di raccoglimento silenzioso e rispettoso del dolore delle famiglie che stanno vivendo il dramma della tragica uccisione di Nunzia Maiorano (41enne uccisa brutalmente a coltellate dal marito) e per esprimere la condanna, senza se e senza ma, alla violenza di genere.

Tra la folla si è innalzato uno striscione con la foto del Commissario Esposito con la scritta “Giustizia per Anna Esposito”.

I genitori di Anna non credono “al suicidio” e attendono ancora giustizia e verità.

La mattina del 12 Marzo 2001 Anna fu trovata morta nel suo alloggio nella caserma Zaccagnini a Potenza.

Quella mattina, il corpo di Anna fu trovato da alcuni agenti di Polizia, supino con il collo stretto dentro una cintura di cuoio annodata a sua volta intorno alla maniglia della porta del bagno.

La prima autopsia collocò la morte della donna alle 23:00 della sera prima.

Il suicidio apparve da subito anomalo, un “impiccamento atipico” perché il nodo era posizionato anteriormente sul lato destro.

Sulla scrivania della camera fu rinvenuta la sua agenda con 4 pagine strappate, vicino al suo corpo una penna.

Sul suo letto abiti eleganti.

Anna l’11 Marzo 2001 (il giorno prima del ritrovamento del corpo) aveva trascorso la giornata a Cava de’ Tirreni con la sua famiglia ed era felice.

Le indagini sono andate avanti, tra misteri e ipotesi, ma ad oggi i genitori di Anna aspettano ancora di conoscere la verità perché escludono categoricamente il suicidio.

Toccanti le parole di Fra’ Pietro che ieri, al termine della fiaccolata, ha rivolto un invito:

“Nelle famiglie, per strada quando ci incontriamo parliamoci e guardiamoci negli occhi per capire se abbiamo bisogno di aiuto.

La vita è un dono di DIO.

Non abbiate paura, ribellatevi denunciate, non aspettate di morire futtitivenne di cosa pensa la gente…”

Da Potenza presente, per la cara amica Anna, anche il giornalista lucano Gianluigi Laguardia che ha dichiarato:

“La partecipazione a questa fiaccolata è stata un’occasione per riabbracciare mamma Olimpia e per ricordare sua figlia Anna, mia cara amica ed amica di tanti.

Il commissario di Polizia Anna Esposito, è stata un’altra vittima di violenze, e la Giustizia non ha ancora accertato la verità.

Sono sempre più consapevole che di fronte alla drammaticità di queste situazioni, occorre non abbassare mai la guardia e ringrazio di cuore tutte le Associazioni e le persone impegnate in questa battaglia di civiltà e di Umanità ogni giorno, ogni momento, ogni secondo sapendo che può essere importante per aiutare le tante donne in difficoltà.

Ringrazio anche la Bon’t worry onlus – noi possiamo, la sua presidente BOGUERRESCHI, che mi ha voluto con loro, come socio onorario, per portare in giro, in ogni parte del mondo, un concreto messaggio di speranza e di auto, per tutte le donne che vivono nella paura e che hanno bisogno del nostro aiuto e della nostra solidarietà”.

Un pensiero va a tutte le donne vittime di violenza e ad Anna, la cui morte resta ancora avvolta dal mistero.

Di seguito le foto della fiaccolata: