Giuseppe Conte a Potenza: “poteva essere l’occasione giusta per far conoscere al Presidente la vergogna di Bucaletto”

Come anticipato, il Premier Giuseppe Conte sta per arrivare nella nostra città.

In merito le Associazioni di Bucaletto “La nuova Cittadella” e “Città Bella” in una nota hanno espresso il proprio rammarico:

“Lunedì 11 febbraio sarà a Potenza il Premier Giuseppe Conte per incontrare i sindaci dei 131 Comuni lucani.

In questa occasione illustrerà il programma di investimenti da parte del governo nazionale che verranno attuati in Basilicata.

Tutto molto chiaro ma tal proposito poteva essere l’occasione giusta per far conoscere al Presidente del Consiglio la vergogna di Bucaletto.

Invece non un accenno del passaggio è previsto nella sua tappa in Basilicata.

Siamo rammaricati che per l’ennesima volta non venga mostrata la realtà di Potenza ad esponenti politici di spicco che puntualmente vengono fatti transitare solo nel salotto bello della Città.

Ma niente da fare, ancora un’opportunità  persa… nessuno ci ha pensato, nessuno crede che il Premier ne potrebbe restare colpito ed illustrare con più convinzione gli investimenti necessari per questa Regione?

Questa visita, come l’arrivo in città di Di Maio lo scorso ottobre, poteva essere utilizzata per dimostrare ai cittadini di questo quartiere che l’attenzione non è calata, anzi il problema Bucaletto è al centro dell’agenda politica  del governo nazionale.

Invece ogni volta ci troviamo ad ascoltare scusanti sull’impossibilità di prevedere o modificare il programma di questi esponenti nazionali. Allora ci chiediamo: sarà davvero così? Possibile che nessuno riesca a fare la voce fuori dal coro ed essere almeno per una volta concreto? Non c’è sufficiente forza politica o volontà?

La nostra richiesta è finalizzata a far prendere visione di persona al Presidente della situazione, in quanto sarebbe necessaria una legge straordinaria per Bucaletto dato che il Piano Periferie prevede alloggi soltanto per 100 famiglie, ma il rione ne conta circa 420.

Ciò non porterà alla risoluzione definitiva, ed era il caso che il Premier potesse rendersi conto dello stato dei fatti e proporre al governo una decisione più vantaggiosa.

E’ facile cavalcare l’onda dell’entusiasmo che fa pensare alla Basilicata solo per Matera Capitale della Cultura 2019 ed ignorare le condizioni in cui vivono altri cittadini lucani.

Siamo ben consapevoli che non si vive più nel ‘ periodo delle vacche grasse’, però è vivo il ricordo della legge speciale 619, approvata all’unanimità il 17 maggio 1952, con la visita di Alcide de Gasperi  che in pochi mesi ridiede dignità a circa 15000 cittadini che vivevano in condizioni disumane all’interno dei Sassi.

Perché oggi non sia possibile dare una risposta abitativa dignitosa a 2000 cittadini che come allora vivono in condizioni non idonee?

Credevamo fosse possibile cambiare gli schemi per una volta anche perché questa sensazione di abbandono l’abbiamo più volte provata e davanti una emergenza non si possono usare le procedure ordinarie”.