Nella giornata di ieri il sindaco di Laurenzana (PZ), Michele Ungaro, ha emesso un’ordinanza di “divieto di utilizzo dell’acqua per usi potabili ed alimentari in genere” .
L’avviso riguarda due sorgenti rurali dei fontanili denominati: “Acqua Tufara” e “Acqua Virgilia” in territorio di Laurenzana.
Nell’ordinanza originale pubblicata dal Comune di Laurenzana è stato riscontrato un errore: c’è scritto che “Acqua Virgilia” si trova nel comune di Castelmezzano (PZ) invece già ieri sera è arrivata la smentita da parte del primo cittadino del comune dolomitico, Nicola Valluzzi, che ha sottolineato:
“La denominazione “Acqua Virgilia” risulta riferita ad un prelievo effettuato all’interno di una vasca sita nel territorio di Laurenzana nei pressi delle cosiddette “Masserie Manzi”.
Quindi a Castelmezzano non è stato fatto nessun prelievo”.
Il divieto di prelievo di acqua si è reso necessario per via della presenza, oltre la soglia, di idrocarburi.
Il comune di Laurenzana si è mosso a seguito della nota da parte di Total E&P Italia Spa che ha comunicato i dati delle analisi effettuate durante il monitoraggio delle acque sotterranee.
Nell’ordinanza dell’amministrazione comunale si legge:
“Al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli per la salute pubblica, il comune ordina, con finalità cautelativa, a chiunque di non utilizzare per usi potabili, alimentari e zootecnici, l’acqua delle sorgenti rurali relativa ai seguenti fontanili: “Acqua Tufara” e “Acqua Virgilia”.
Incarica l’Arpab di monitorare sulla base di autonomi controlli periodici le zone interessate dalla contaminazione, al fine di circoscrivere con sempre maggiore precisione le sorgenti e le modalità di diffusione dei contaminanti nel suolo, nel sottosuolo e nella falda acquifera”.