Potenza: in carcere l’uomo che stava per colpire la moglie con una sedia! Poi calci ai Carabinieri che..

I Carabinieri della Stazione di Lavello e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Venosa hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 44enne del luogo, ritenuto responsabile di lesioni personali aggravate e resistenza a un pubblico ufficiale.

In particolare, nel pomeriggio di ieri, i militari, a seguito di segnalazione al Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma, intorno alle 17:00, sono tempestivamente intervenuti presso l’abitazione dell’uomo, sorprendendolo nel mentre lo stesso, dopo aver avuto un litigio col figlio convivente, un 23enne, stava colpendo con una sedia la moglie, rea di aver tentato di sedare la lite.

L’azione dei Carabinieri è risultata provvidenziale, interrompendo ed evitando di fatto che la condotta delittuosa si protraesse, sino ad arrecare più gravi conseguenze nei confronti dei due familiari.

Nella circostanza anche due militari, intenti a dividere padre e figlio, sono stati colpiti con calci e gomitate dal 44enne il quale, tentando di divincolarsi, stava cercando di aggredire nuovamente il figlio, prima di essere definitivamente immobilizzato.

La donna, condotta dal personale sanitario del servizio 118 presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Carlo” di Potenza, dopo essere stata sottoposta alle cure del caso per le lesioni riportate, giudicate guaribili in alcuni giorni, è stata successivamente dimessa.

I primi accertamenti eseguiti dai Carabinieri hanno consentito di appurare che il movente dell’insano gesto fosse riconducibile a disaccordi familiari legati a futili motivi.

L’uomo, dichiarato in stato di arresto, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Potenza.

L’episodio descritto ripropone l’importanza di segnalare tempestivamente gli episodi di violenza al NUE 112 o alle Stazioni Carabinieri presenti sul territorio, al fine di consentire ai militari di effettuare gli interventi con immediatezza e scongiurare drammi familiari, oltre che possibili conseguenze ulteriori per le vittime.