POTENZA: INDAGATO IL PRESIDENTE CAIATA

Sulla stampa nazionale è apparsa una notizia che vede Salvatore Caiata, Presidente del Potenza Calcio, indagato a Siena per riciclaggio.

Come si legge sul Corriere della Sera:

“La scelta è stata comunicata personalmente da Luigi Di Maio il 25 gennaio scorso, quando ha voluto «ringraziare Salvatore Caiata che sarà candidato con il Movimento 5 Stelle in Basilicata».

E adesso sarà proprio il leader dei grillini a dover decidere che cosa fare visto che Caiata, 46 anni, imprenditore nel settore della ristorazione e presidente del Potenza Calcio, è indagato a Siena per riciclaggio. Coinvolto in un’inchiesta sul reimpiego di fondi con Cataldo Staffieri, il responsabile de La Cascina per Toscana e Umbria con il quale ha concluso diversi affari legati proprio al passaggio di proprietà di bar e ristoranti, primo fra tutti il famosissimo Il Campo, ceduto la scorsa estate.

Le verifiche affidate alla Guardia di Finanza riguardano il reimpiego di capitali attraverso alcune aziende e conti correnti anche esteri. Controlli condotti nel massimo riserbo che si concentrano sul passaggio di proprietà di quote societarie.

Il trasferimento

Caiata è molto famoso a Siena per i suoi investimenti nei locali maggiormente frequentati da cittadini e turisti, tanto da essere stato soprannominato “il proprietario di piazza del Campo”. La sua collaborazione con Staffieri va avanti da lungo tempo tanto che altri luoghi rinomati come “Conca d’Oro”, “Nannini Toselli” e “Nannini Massetana” erano gestiti da La Cascina proprio con la sua consulenza.

Ma la scorsa estate, agli inizi di luglio, convoca una conferenza stampa e annuncia che lascerà la città: «Non voglio più lavorare qui». Di più non dice, si limita a spiegare che vuole tornare nella sua città d’origine. Basta poco per scoprire che Il Campo è ormai di proprietà de La Cascina e questo conferma la volontà di non vivere più in Toscana. Pochi giorni dopo Caiata si presenta come nuovo patron del Potenza Calcio.

L’indagine

Al centro delle verifiche disposte dai pm ci sono questi trasferimenti di immobili e capitali che, oltre a Caiata e Steffieri, si allargano ad un altro imprenditore molto noto nella zona: Igor Bidilo, kazako inserito nel cda della multinazionale Usa Atek che si occupa di tecnologie informatiche e meccaniche, specializzato tra l’altro nell’affitto di aziende.

Titolare della Sielna, un anno fa Bidilo ha partecipato alla gara per aggiudicarsi il monastero Sant’Orsola di Firenze dove voleva aprire una scuola internazionale e una Spa con impianto termale. Nella sua azienda ha come socio il rumeno Maxim Constantin Catalin. Le indiscrezioni assicurano che il coinvolgimento di questi personaggi nell’indagine porti ad alcuni investimenti all’estero e non è escluso che su questo siano giunte anche segnalazioni per operazioni sospette.

La candidatura

Saranno i vertici del Movimento a doversi esprimere riguardo alla candidatura di Caiata. Un mese fa Di Maio ha accolto il presidente del Potenza con entusiasmo: «Sono contento che Salvatore, da imprenditore ed esterno a logiche politiche, abbia accettato di mettere la sua esperienza e le sue competenze manageriali a disposizione del nostro progetto per il Paese e per la Basilicata in particolare. L’Italia ha bisogno di persone capaci, che hanno dimostrato di saper fare tanto e bene per il proprio territorio».

Lui ha risposto con altrettanta foga: “Scendo di nuovo in campo per il mio territorio accettando con entusiasmo l’invito di Di Maio e del M5S a rafforzare l’impegno per la mia terra. Proverò ad essere il portavoce dei tanti lucani delusi dall’immobilismo di questi anni”.