AVIGLIANO, LADRI ARMATI E CITTADINI TERRORIZZATI: “NO A SCERIFFO FAI DA TE”

Nel potentino cittadini terrorizzati dai ladri.

Il terribile episodio avvenuto nelle frazioni di Avigliano (PZ), che ha visto dei malviventi intendi a rubare in un’abitazione sparare un colpo di pistola contro il proprietario che li aveva scoperti, ha scioccato tutti i residenti di quella zona.

Oltre al sindaco di Avigliano, Vito Summa, che ha chiesto un incontro urgente “per la definizione immediata di azioni concrete che possano restituire serenità alle nostre popolazioni e ristabilire condizioni di sicurezza e ordine pubblico nei nostri territori”, è intervenuto anche Aldo Di Giacomo, responsabile Sicurezza per Civica Popolare e segretario generale S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria)  che ha dichiarato:

“Quanto è accaduto nella contrada rurale tra Potenza, Avigliano e Pietragalla con l’uso di un’arma da parte di malviventi che hanno fatto fuoco ad altezza uomo, è di una gravità straordinaria perché ha superato ogni livello di guardia in tema di sicurezza. Poteva accadere una tragedia.

Questo ci vede fortemente impegnati  a rilanciare la campagna “Sicuri a casa propria” che nel mese di novembre scorso abbiamo presentato e lanciato proprio da Potenza.

Alla base della campagna c’è la proposta di legge di iniziativa popolare riguardante la modifica delle norme disciplinanti la violazione di domicilio e la legittima difesa presentata come S.PP. insieme ad Italia dei Valori  e che raccolto nei banchetti realizzati nelle piazze di piccole e grandi città e presso i Municipi del Paese ben 2 milioni 300 mila firme.

Tre in sintesi i principi da affermare: l’aumento della pena per chi si introduce nel domicilio, non sia possibile essere denunciati per eccesso di legittima difesa e non sia mai previsto un risarcimento del danno per il ladro.

Sono sempre più numerosi i furti e le rapine specie in case e ville più isolate rispetto ai centri abitati.

Tutti ricorderanno qualche giorno fa la rapina nella villa di un imprenditore a Carrara con la selvaggia aggressione del proprietario.

E’ impensabile che i cittadini siano lasciati soli a difendersi e soprattutto se vivono in case più isolate dai centri abitati a dotarsi di sistemi di vigilanza che, come dimostrano purtroppo i numerosissimi casi di rapine e furti, non sono adeguati per la protezione di familiari e dei beni di famiglia.

E se i cittadini lucani vittime dell’aggressione a mano armata  avessero magari usato un’arma regolarmente detenuta adesso sarebbero andati in corso allo stesso destino del gioielliere del Napoletano che per aver usato l’arma contro tre rapinatori, di cui almeno uno armato, è imputato di omicidio colposo.

La nostra pdl, sia chiaro per evitare fraintendimenti sul tipo “sceriffo fai da te”, è essenzialmente un forte deterrente nei confronti dei malviventi che devono capire a cosa vanno incontro nella violazione del domicilio.

Secondo l’attuale normativa di legge pur in presenza di ladri in casa o in negozio non si deve usare la pistola anche se i malviventi mostrano un’arma, ma solo a condizione che gli stessi stanno per spararci. Perché la legge dice “Ci vuole un pericolo imminente”.

Nel giro sui territori registro il grande interesse dei cittadini, di associazioni che ci sostengono e che mettono a nudo la lontananza della politica dai problemi veri della gente.

Noi vogliamo essere portavoci della forte domanda di legalità.

Di fronte ad una criminalità sempre più aggressiva occorre, a nostro parere, aggiornare le norme esistenti collegandole alle nuove domande di sicurezza dei territori, in particolare quelli più esposti agli assalti di una criminalità sempre più violenta e sfrontata.

Serve certamente più vigilanza delle forze dell’ordine, ma a loro vanno forniti più mezzi e più personale”.