L’assessora alla politiche sociali Angela Carlucci e il sindaco Leonardo Sabato, con il responsabile scuola UNICEF del Comitato Provinciale di Potenza il 27 dicembre alle 16,00 nella Sala Consiliare a Bella e alle 17,30 nel plesso scolastico di San Cataldo, festeggiano i nuovi nati nel Comune del 2025 donando loro l’orsetto UNICEF.
Per il sesto anno consecutivo i genitori di 20 piccoli, undici maschi e nove femmine, sei di San Cataldo, quattro di Sant’Antonio Casalini e dieci di Bella centro, hanno accolto con gioia l’invito e porteranno i loro bambini, con fratellini e sorelline alla festa.
Sono consapevoli che l’orsetto UNICEF assicurerà ai bambini poveri, che UNICEF segue in tutto il mondo, cibo salvavita che combatte la malnutrizione, medicine, coperte, acqua potabile, istruzione.
L’Amministrazione Comunale con questa iniziativa vuole ringraziare le giovani coppie che con coraggio credono nella speranza che una nuova vita incarna nella vita di Bella e dell’intera nostra nazione. E festeggiare i piccoli nei giorni del Natale del Signore è ancora più bello.
Prima delle vacanze il Sindaco e la vicesindaca Carlucci sono andati a salutare gli oltre quaranta piccoli che frequentano l’asilo nido di Bella Muro, che è diventato nel corso di questi anni una realtà che aiuta i genitori di Bella, Muro Lucano, Baragiano, Balvano a crescere i più piccoli prima dei tre anni, quando la scuola, dell’infanzia li accoglierà.
L’Amministrazione Comunale sta anche costruendo, con i fondi del PNRR, una moderna scuola dell’infanzia nell’area Curatella e assicura i servizi di mensa e trasporto alle scuole primarie e secondarie del suo territorio. Sono questi atti concreti che incoraggiano e sostengono le famiglie a programmare la nascita di figli.
Bella, inoltre, dai primi anni duemila ha portato avanti con coraggio una politica di accoglienza nei confronti di immigrati provenienti, all’inizio, soprattutto dal Marocco e dalla Palestina, che hanno trovato casa nei prefabbricati, costruiti a seguito del terremoto del 1980, nell’area Braida.
Vivono a Bella oggi famiglie ucraine, rumene perché le badanti dei nostri anziani hanno deciso di rimanere nel paese.
La festa per i nuovi nati del 2025 segna una tappa di questo cammino in un paese che non si vuole arrendere all’abbandono.





























