FCA, “Rilancio di tutti gli stabilimenti, a partire dallo stabilimento di Melfi”. I dettagli

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di UILM Basilicata:

“Nella giornata di oggi, dalle ore 10, presso la sede della Uilm di San Nicola di Melfi, si è tenuta la riunione RSA della Uilm FCA di Melfi, alla presenza del Segretario Regionale UILM Basilicata, Marco Lomio, con la partecipazione in video call del Segretario Nazionale responsabile del settore automotive, Gianluca Ficco.

Durante la riunione si è evidenziato con il via libera al prestito che FCA ha avuto da una banca privata con la garanzia del Governo e che vede ancora una volta FCA garantire che questi soldi saranno investiti per lo sviluppo di prodotti nel nostro Paese e il rilancio di tutti gli stabilimenti, a partire dallo stabilimento di Melfi.

La UILM di Basilicata auspica che la salita produttiva permetterà di eliminare l’esubero giornaliero, tenuto conto appunto che gli investimenti vanno avanti e dell’avvio della seconda linea della Compass/Ibrido a partire dal 29 giugno che occuperà 1400 lavoratori, ma allo stesso tempo è stata analizzata la crisi del settore dell’auto e forte preoccupazione è stata espressa da tutta la UILM per le norme sulle emissioni dettate dall’Europa (95 gr di CO2 per km oltre i quali per le case produttrici scattano pesanti sanzioni) che metterebbero in ginocchio un settore già altamente falcidiato dalla crisi”.

Spiega Ficco:

“La transizione verso la trazione elettrica produce di per sé ricadute pesanti sull’industria europea e italiana, poiché è la Cina a dominare questa  tecnologia e soprattutto ad essersi accaparrata le forniture di metalli rari necessari per la produzione di batterie.

Ma quest’anno si combinano gli effetti di due eventi micidiali: la entrata in vigore di normative europee assai stringenti sulle emissioni e il crollo di mercato causato dalla emergenza covid.

Per fronteggiare questa congiuntura occorre varare immediatamente incentivi che favoriscano l’acquisto delle vetture meno inquinanti secondo i parametri europei, magari a prescindere dal tipo di propulsione utilizzato.

l’Italia deve riuscire ad approcciare alle trasformazioni del settore automotive in modo maturo, comprendendo i giganteschi rischi occupazionali che l’elettrificazione comporta e sostenendo la propria industria.

Se l’Italia continuerà ad assumere una prospettiva per così dire di mero consumatore e non di produttore, ad esempio varando incentivi che privilegiano la produzione straniera, avremo ricadute occupazionali ed economiche molto pesanti, tanto più che gli altri paesi nostri competitori sono attentissimi nel proteggere i loro campioni nazionali”.

Inoltre, i delegati UILM hanno evidenziato:

“Il grande lavoro fatto dal comitato per la sicurezza, che ha permesso un ritorno al lavoro in sicurezza ed è di queste ore anche la risoluzione del problema per gli immunodepressi che da una parte verranno tutelati dalle norme Covid e dall’altra, grazie all’accordo fatto da FCA, nessun lavoratore perderà retribuzione.

I delegati hanno ampiamente discusso anche del ripristino immediato di tutti gli strumenti contrattuali, per mettere al centro della discussione la risoluzione dei problemi sulle linee che con un avvio produttivo cosi importante deve avvenire nel rispetto delle regole contrattuali”.