MORTE DIRIGENTE TOTAL BASILICATA: “AVREBBE IMPIEGATO POCO A SCOPRIRE I PROBLEMI DI TEMPA ROSSA”

Il  segretario dei Radicali Lucani Maurizio Bolognetti si interroga sulla morte del generale Guido Conti, da poco diventato dirigente dell’azienda petrolifera Total di Basilicata.

Nella nota di Bolognetti si legge:

“Il profilo del generale Conti, che in queste ore viene tratteggiato dalla stampa, è quello di un uomo tutto d’un pezzo, ligio al dovere e innamorato del suo lavoro.

Insomma, un uomo che ha sempre onorato la divisa che indossava e che si è sempre battuto per garantire la tutela dell’ambiente e della salute.

Ma se Conti è l’inquirente che ci viene descritto, e di certo lo è, la domanda da porsi in queste ore è una e una soltanto: quanto tempo avrebbe impiegato il generale a scoprire che in quel di Tempa Rossa c’è più di qualche problema?

Quanto tempo sarebbe trascorso prima che iniziasse ad interrogarsi, per esempio, su quanto emerge in un documento intitolato “Monitoraggio Ambientale di Baseline – Componente Ambiente Idrico Sotterraneo – Rapporto Conclusivo delle Attività di Monitoraggio”?

Attività di monitoraggio dalle quali emerge un diffuso inquinamento di pozzi e sorgenti, paradossalmente documentato dalla stessa Total.

Le domande, per ciò che concerne “Tempa Rossa”, sono sempre le stesse, quelle che andiamo ponendo da anni:

  • cosa sta succedendo nell’area interessata dalla concessione di coltivazione idrocarburi Gorgoglione?
  • Qual è l’impatto esercitato sulle matrici ambientali dalle attività svolte dalla Total oggi e dall’Eni ieri?
  • Qual è lo stato delle acque sotterranee nel territorio dei comuni di Corleto Perticara, Guardia Perticara e Gorgoglione?

Tra il 2014 e il 2015 di certo è emersa una preoccupante contaminazione dell’ambiente idrico sotterraneo, stante gli sforamenti registrati in relazione alla presenza di fluoruri, boro,benzopireni, cloroformio, bromodiclorometano, alifati clorurati cancerogeni, ferro e manganese.

Una contaminazione che non ha provocato adeguate reazioni da parte degli organismi deputati alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica e che per lungo tempo, fino a quando non ci siamo fatti carico di ficcare il naso, è stata nascosta all’opinione pubblica.

E allora, la domanda torna: quanto tempo avrebbe impiegato un inquirente del calibro e dello spessore di Conti ad iniziare a fare domande?”.