A POTENZA 22 ANNI DI RECINZIONI E CONFINI NON RISPETTATI: QUESTA LA LETTERA AL SINDACO

Riceviamo e riportiamo una lettera aperta dell’Associazione Libera Basilicata indirizzata al Sindaco di Potenza, Dario De Luca, su una vicenda lunga 22 anni legata a confini non rispettati, restringimenti della strada e recinzioni metalliche:

“Gent.le Sindaco di Potenza

Alcuni mesi fa Libera Basilicata è stata contattata dalla sig.ra Angela Pastore che ci ha raccontato una storia che la tormenta da 22 anni. Una storia che, a dire di Angela, non avrà fine fin a quando non sarà risolta. L’abbiamo ascoltata e, come Libera, ci siamo chiesti: possiamo lasciare sola una donna che, mettendo a rischio la sua serenità e la serenità della sua famiglia, ha intrapreso una battaglia per il ripristino della legalità, non per interessi personali, bensì per il benessere della comunità? La risposta è no, perché tutti hanno il diritto ad una vita serena ed Angela ha diritto a vedere ripristinata quella legalità che lei ha generosamente chiesto per un pezzo della nostra città.

Lei, signor Sindaco, sempre attento e sensibile ai temi della legalità e che non si è mai tirato indietro difronte agli ostacoli che le impedivano di agire per il bene pubblico, non può non prestare ascolto all’istanza della signora Angela: quei tratti di carreggiata che corrono sulle strade vicinali “Femmina morta”, “Botte S. Nicola” e sulla strada comunale “Botte Betlemme”, sottratti dall’illegittimo avanzamento di alcune recinzioni a discapito dei cittadini che quotidianamente lo percorrono, è un bene pubblico da restituire alla collettività.

Della questione si è occupata anche la Gazzetta del Mezzogiorno che in un articolo del 10 ottobre, ha riassunto la lunga storia della signora Angela, appellatasi più volte alla Procura di Potenza, al Prefetto, a tutti i Sindaci succedutisi nel tempo (da Domenico Potenza in poi) senza tralasciare nessun particolare. Si è procurata carte, ha ricostruito situazioni, ha fatto fare perizie: tutto questo per permettere all’amministrazione comunale, che è la parte lesa, di riappropriarsi di un suo bene.

Angela non mollerà, malgrado le troppe delusioni e le troppe frustrazioni che ha vissuto in tutti questi anni. Ci siamo chiesti se Libera, un’associazione che lotta contro le mafie, si sarebbe dovuta interessare a questo caso. Non abbiamo avuto dubbi nel decidere che dovevamo stare dalla parte di chi ha fatto del ripristino di un diritto di cittadinanza una propria ragione di vita, senza mai porsi l’obiettivo di un risarcimento danni personale o di rivalsa nei confronti di chi ha commesso l’abuso.

Tutti gli abitanti della contrada e la stessa controparte sono consapevoli delle ragioni di pubblica utilità di quei tratti di strada sottratti.

Noi ci associamo alla signora Angela nel chiedere nulla di più che il ripristino dei confini storici delle strade in questione, anche perché i restringimenti della strada dovuti all’avanzamento delle recinzioni, la rendono insicura per la circolazione automobilistica.

Sappiamo che a febbraio 2017 c’è stata una ennesima corrispondenza tra Lei e la Prefettura di Potenza, sollecitata dalla signora Angela e dal marito; sappiamo che Lei ebbe modo di ascoltare la signora Angela pochi giorni dopo il suo insediamento come Sindaco della città; sappiamo della sentenza n.1200/2015 che impone il ripristino dei confini alla quale è stato proposto appello e che l’udienza è stata fissata per il lontano 2 febbraio 2021 (sic!). Crediamo però che, con un po’ di sforzo e di buona volontà, si possa arrivare ad una soluzione senza aspettare i tempi, davvero troppo lunghi, della magistratura.

Le proponiamo, pertanto, di convocare un tavolo di conciliazione tra le parti, per convincere tutti, facendo leva sulla sua autorevolezza, che restituire quei tratti di strada non può che portare ad una vita più serena e più sicura per tutti. Non solo il ripristino della legalità dei confini restituirebbe serenità a tutti ma non arrecherebbe alcun danno materiale neanche a coloro che dovranno far arretrare solo un tratto di recinzione.

Crediamo nella buona amministrazione e nella sua capacità di stare vicini ai cittadini nella legalità e nel rispetto comune. A volte, facendosi mediatori tra le parti, è possibile trovare quelle soluzioni che anticipano, per il bene di tutti, le azioni della magistratura, i cui tempi troppo lunghi spesso logorano le vite di chi lotta per un po’ di giustizia e di legalità.

Come Libera siamo a sua disposizione per qualsiasi tipo di collaborazione che abbia come finalità la conciliazione tra le parti e il ripristino della legalità.

Sicuri di un Suo riscontro Le rivolgiamo un affettuoso saluto”.

(foto web)