Oggi 22 Marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), il bene più prezioso per tutti gli esseri viventi.
Una Giornata ideata nel 1992 dall’ONU e indetta per la prima volta l’anno successivo.
Il 22 marzo di ogni anno gli Stati che siedono all’interno dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono invitati alla promozione dell’acqua promuovendo attività concrete nei loro rispettivi Paesi.
Con la coordinazione del dipartimento degli affari sociali e economici dell’ONU, la giornata internazionale dell’acqua 2005 determinò l’inizio di una seconda decade internazionale delle Nazioni Unite dedicata alle azioni per l’acqua.
Oltre gli Stati membri dell’ONU, dal 2005 anche una serie di Organizzazioni Non Governative hanno utilizzato tale giornata come momento per sensibilizzare l’attenzione del pubblico sulla critica questione dell’acqua nella nostra era, con occhio di riguardo all’accesso all’acqua dolce e alla sostenibilità degli habitat acquatici.
Ogni tre anni, a partire dal 1997, il World Water Council, convoca un World Water Forum (Forum sull’acqua) per raccogliere i contributi e dibattere intorno agli attuali problemi locali, regionali e globali, problemi che non possono essere risolti senza un accordo quadro con obiettivi e strategie comuni.
All’incontro del 2012 a Marsiglia hanno preso parte oltre 140 delegazioni ministeriali e più di 180 paesi rappresentati, tra cui l’Italia.
L’ultimo incontro dal tema “acqua e sviluppo sostenibile” è stato quello del 2015 a Daegu-Gyeongbuk in Corea del Sud.
Il tema di quest’anno scelto dalle Nazioni Unite è Water for all: Leaving no one behind, ovvero, “non lasciare indietro nessuno“.
Lo slogan sintetizza l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 6 dell’Agenda ONU al 2030 “Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”.
Come fanno sapere dall’ONU:
“L’obiettivo è quello di richiamare l’opinione pubblica sulle difficoltà che milioni di persone incontrano per rifornirsi di poca acqua e per giunta di pessime qualità e, insieme, un invito a cooperare per ridurre tali difficoltà.
Le difficoltà di accesso alla risorsa idrica, storiche per certe aree geografiche, si sono acuite ed estese ad altre aree del Pianeta per il crescente concentrarsi delle popolazioni nei centri urbani e per le migrazioni bibliche scatenate da cambiamenti climatici, guerre e condizioni di vita insostenibili, che inducono milioni di persone ad abbandonare le terre di origine per finire sistematicamente in campi profughi immensi, dove l’acqua scarseggia, i servizi igienici sono a dir poco precari e quelli sanitari aleatori”.
Per questo è importante celebrare l’acqua: perché essa ci dà la vita, il nostro corpo e il nostro Pianeta vivono quasi esclusivamente di acqua, trattiamola con cura e amore.