Da Lampedusa a Potenza: il riscatto di THAIRU, giovane arrivato su un barcone e salvato dallo sport in un centro provinciale! L’iniziativa

“Il progetto Rete Refugee Teams è un’attività che promuove l’integrazione; la federazione Italiana Giuoco Calcio, attraverso il settore Giovanile e Scolastico ha sviluppato l’iniziativa rivolta ai progetti SAI (ex SPRAR) e alle strutture di accoglienza, alle comunità di alloggio e alle case famiglia presenti sul territorio nazionale per favorire l’integrazione tra pari e i processi di inclusione sociale e interculturale attraverso il calcio: https://www.figc-rete.it/refugee-teams/#”.

Così recita il ricco portale del progetto.

Il “progetto Rete” è ancor di più, è uno strumento che consente a migliaia di rifugiati e ai minori non accompagnati di fare attività sportiva e provare a integrarsi in tutte e 20 le regioni.

In Basilicata, dal 2015 a oggi, il progetto è cresciuto, attualmente vede 17 centri aderenti che coprono quasi tutto il territorio lucano, da San Severino Lucano (PZ) a Rionero, da Irsina a Gallicchio, da Missanello a Tursi, Rivello e tanti altri.

Mercoledì 20 aprile alle 10:30 presso la sala riunioni della sede dell’SGS (settore giovanile e scolastico) in Via Mallet, alla presenza del presidente dell’SGS nazionale Vito Tisci e del coordinatore nazionale Fabrizio Tanzilli (collegati online), del presidente del CONI Leopoldo Desiderio, di Emilio Fittipaldi presidente regionale della LND Basilicata si dimostra tangibilmente come questo progetto sia qualcosa in più che l’ennesima mera attività sportiva.

Un ragazzo THAIRU arrivato nel 2013 a Lampedusa su un barcone ha trovato ristoro come ospite nello SPRAR di San Severino Lucano, per diventarne successivamente mediatore culturale, allenatore estemporaneo nei primi passi del centro nel progetto Rete, fino ad arrivare alle finali nazionali della manifestazione nel 2020, ben figurando.

Il 20 aprile THAIRU riceverà la tuta del settore Giovanile e Scolastico, perché nel frattempo è diventato un collaboratore del progetto e allena ufficialmente i suoi compagni.

L’iniziativa è stata voluta fortemente dal coordinatore dell’SGS regionale, Maurizio Colonnese e dal coordinatore del progetto e del Social Football, Tonino Iallorenzi.

Una bella pagina di vera integrazione e riscatto tramite lo sport e per lo sport.

Una storia che piacerebbe tantissimo a Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, che curò e accolse migliaia di profughi e immigrati, salvandoli dal mare.

Il protagonista di Fuocoammare, vincitore dell’Orso d’oro a Berlino e protagonista degli Oscar con un docufilm che racconta gli sbarchi chissà se oggi riconoscerebbe ABUBAKAR THAIRU nato in Ghana e ora operatore e allenatore del SAI di San Severino Lucano.

Il calcio vince sempre anche nell’integrazione.

I dettagli.