Potenza: “il Frecciarossa non può essere considerato un privilegio, bensì un diritto per i cittadini”. I dettagli

“La polemica riaperta in questi giorni sul Frecciarossa Taranto–Roma via Potenza dimentica un dato essenziale, già nel 2023 la Regione Basilicata aveva individuato e messo in pratica una soluzione concreta, quella del mercato”.

Lo dichiara Donatella Merra, già assessore alle infrastrutture che prosegue:

“In quell’occasione grazie a un intenso lavoro di interlocuzione con Trenitalia, fu attivato un collegamento Frecciarossa con fermata ad Afragola, senza transito da Napoli, capace di ridurre sensibilmente i tempi di percorrenza verso Roma e Milano.

Una scelta che non comportava alcun onere per la Regione Basilicata e che consentiva un risparmio stimato di circa tre milioni di euro. Era la dimostrazione che il servizio poteva trasformarsi da criticità a opportunità, a costo zero per i cittadini lucani, anticipando quanto oggi la CGIL giustamente richiama”.

“Occorre altresì ricordare – aggiunge Merra – che anche la questione della compartecipazione dei costi con la Puglia non è nuova. Già nel 2019 si pose il problema dei costi, interamente a carico della Basilicata, con benefici non proporzionati. La mia posizione, allora, fu netta, se a pagare è la Basilicata, il servizio deve essere esclusivamente lucano”.

“In una regione che continua a subire pesanti disagi nella mobilità e un grave deficit infrastrutturale che gli annunci non hanno mai colmato, il Frecciarossa non può essere considerato un privilegio, bensì un diritto per i cittadini. Bene, dunque, ha fatto il sindacato a ricordare che due anni fa, con la sperimentazione del Frecciarossa “a mercato”, si superò un ostacolo che rischiava di lasciare la Basilicata isolata e i lucani privi di collegamenti strategici”.

“La strada, pertanto, era già stata tracciata. Il Governo regionale in quella occasione fu lungimirante. Compito della politica – spiega – è adesso consolidare quella soluzione e trasformarla in un servizio strutturale, evitando di ripartire ogni volta da zero e di presentare come innovazioni scelte che erano già state adottate ed applicate”.

“Ringrazio la CGIL per averlo sottolineato. Resta, tuttavia, un dato che deve far riflettere, in Basilicata troppo spesso il tempo sembra fermarsi. Ai vecchi problemi – conclude Merra – si accompagnano soluzioni già percorse ma mai rese definitive, mentre i cittadini rischiano, ancora una volta, di pagare a caro prezzo certe titubanze di chi dovrebbe prendere le decisioni per tempo.”