Potenza: encomi per questi eroi che scongiurarono una tragedia. Ecco i nomi di tutti i premiati

Consegnati nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città gli encomi ai componenti della Polizia di Stato che il 30 giugno scorso portarono a termine l’operazione grazie alla quale furono tratti in arresto i responsabili della rapina al portavalori, che si verificò nei pressi dell’ufficio postale di rione Cocuzzo.

Alla cerimonia presenti:

  • il Sindaco di Potenza Vincenzo Telesca,
  • il Questore di Potenza Raffaele Gargiulo,
  • il Comandante Regionale Basilicata della Guardia di Finanza, generale Roberto Pennoni,
  • la Comandante della Polizia locale di Potenza, colonnello Maria Santoro,
  • il Viceprefetto Vicario di Potenza Francesco Paolo D’Alessio,
  • l’assessore Loredana Costanza,
  • i consiglieri comunali Giammarco Guidetti e Francesco Catapano.

Il personale al quale è stata consegnata la pergamena celebrativa:

  • il commissario capo Vincenzo Verrone,
  • l’ispettore Rocco Miglionico,
  • i viceispettori Giuseppe Santarsiero e Mauro Pascale,
  • il sovrintendente capo Rosario Viggiano,
  • gli assistenti capo coordinatore Gerardo Dote, Carmine Messina, Francesco Verbicaro e Salvatore Mecca,
  • l’agente scelto Salvatore Lovaglio,
  • l’agente Pietro Spagnulo.

Ritirati anche i riconoscimenti per l’ispettore Antonella Vignola e per i sovrintendenti Sandro Mangini e Donato Errico, che non hanno potuto essere presenti all’incontro.

Così il Sindaco:

Non consegno questi riconoscimenti come Sindaco, ma a nome di ogni cittadino di Potenza, perché rappresentano il comune sentimento per un’azione di polizia condotta in maniera esemplare e che, in un periodo nel quale purtroppo in città si stavano registrando diversi furti, ebbe anche il merito di trasferire un messaggio di sicurezza alla nostra comunità, reso ancor più forte dalla professionalità e dalle notevoli capacità evidenziate da tutto il personale intervenuto.

Potenza, col gesto di oggi, attesta la propria riconoscenza a chi ogni giorno garantisce la sicurezza di tutti, non di rado mettendo a repentaglio la propria incolumità”.