Continua in maniera impeccabile il lavoro portato avanti dal Centro Regionale Lucano dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria, che è un’ emanazione dell’Accademia di Storia dell’ Arte Sanitaria di Roma.
Il centro lucano, che ha sede in una torre del XVI secolo restaurata a San Brancato di Sant’Arcangelo (PZ) è diretto dal Prof. Dott. Antonio Molfese, il quale ci ha aggiornato sull’ultimo lavoro svolto “Foreterre” incentrato sulla vita dei contadini lucani e sui sacrifici che compivano per sopravvivere.
Il prof. Molfese ha spiegato:
“Foreterre è un documentario girato in Basilicata, descrive brevemente le fasi della semina, del raccolto, del trasporto a dorso di mulo (difficile perché bisognava attraversare i fiumi) e della vendita del prodotto nel paese dove era diretto il contadino.
In un periodo di commercio globale, come quello attuale, appare importante mostrare come era realizzata l’esportazione di prodotti alimentari molto deperibili da un paese a quello vicino.
Un modo di far conoscere avvenimenti poco noti, ricordare i molti sacrifici e le tante difficoltà superate dai nostri contadini per vivere un’esistenza che a quell’epoca era molto complicata”.
Il lavoro multimediale dopo il successo ottenuto a Milano durante l’Expo 2015 (nel padiglione della Regione Basilicata) è stato tradotto in portoghese e diffuso anche in Brasile ai connazionali lucani.
Molfese ha spiegato:
“A livello regionale il Centro Regionale Lucano dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria si prefigge di effettuare tramite il Centro Studi sulla Popolazione, anche ricerche sul territorio, culturali, sociali e sociosanitarie, nonché sulle modificazioni che avvengono nella popolazione ed in particolare sulla condizione dei giovani, degli emigranti, degli anziani, delle persone in situazione di handicap”.





























