Basilicata: lavoratori della vigilanza incrociano le braccia! Ecco che cosa sta succedendo

In Basilicata, come in altre regioni italiane, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs promuovono lo sciopero generale, in programma il 24 Dicembre, indetto a sostegno delle richieste dei lavoratori del settore della vigilanza che protestano per il mancato rinnovo del contratto nazionale atteso, ormai, da quasi cinque anni.

Michele Sannazzaro, segretario Filcams Cgil Potenza e Rocco Della Luna, segretario Uiltucs spiegano:

“Questi sono lavoratori che operano per aziende private e che garantiscono la sicurezza anche in enti pubblici.

In questo difficile momento di emergenza sanitaria sono stati tra i più esposti al pericolo del contagio e non hanno fatto mai mancare impegno e dedizione nello svolgimento delle loro mansioni, nonostante un aumento del carico di lavoro per garantire tutte le procedure di sicurezza anti covid.

In proporzione a maggiori rischi e compiti a loro assegnati, però, non gli sono stati riconosciuti aumenti salariali o migliori condizioni di lavoro mentre la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale si trascina da cinque anni senza passi in avanti.

Le aziende private che operano nel settore non hanno raggiunto alcun accordo con le organizzazioni sindacali di categoria nonostante sia evidente la necessità di adeguare salari e condizioni di lavoro, negli ultimi anni peggiorate anche in conseguenza ad appalti al ribasso.

L’ultimo tavolo di confronto si è svolto lo scorso 11 Dicembre ma anche questa volta le associazioni datoriali hanno dimostrato di non voler riconoscere i necessari miglioramenti per questi lavoratori a cui va riconosciuto il merito di aver sopportato con coraggio e senso del dovere, soprattutto durante l’emergenza sanitaria, tutte le difficoltà ed i timori sul loro futuro.

Il 24 dicembre non sarà possibile organizzare manifestazioni di piazza, nel rispetto del nuovo Dpcm, ma lo sciopero si terrà ugualmente.

Per i lavoratori impegnati nella vigilanza e che sciopereranno restando a casa questa sarà una vigilia di Natale di rabbia e di speranza ma l’auspicio è che il messaggio e le istanze della categoria arrivino con forza al Governo a cui si chiede un incontro per avere risposte chiare e risolutive”.

In una lettera inviata ai prefetti di Potenza e Matera, la Fisascat Cisl Basilicata ricorda che:

“nonostante il negoziato sia in corso da oltre 54 mesi, tutti i tentativi delle organizzazioni sindacali si sono scontrati con i comportamenti dilatatori e ostruzionistici delle associazioni datoriali, il cui unico obiettivo è risultato esser il mantenimento dello status quo con il conseguente peggioramento della vita lavorativa ed extralavorativa delle maestranze.

Le associazioni datoriali hanno sistematicamente osteggiato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro fin dall’avvio del negoziato nel Giugno 2016: agli sforzi profusi e continui degli addetti alla vigilanza privata nel garantire la salvaguardia di enti pubblici, imprese private e cittadini, è stata data risposta con tentativi di precarizzazione del rapporto di lavoro e negazione di qualsiasi riconoscimento salariale e professionale.

In questi mesi di emergenza sanitaria questi lavoratori sono stati chiamati ad un impegno straordinario nella gestione delle procedure di sicurezza nei luoghi pubblici e privati.

In Basilicata la crisi pandemica da Covid-19 non ha comportato una sostanziale riduzione dell’attività di vigilanza: limitato è stato il ricorso agli ammortizzatori sociali, e pertanto continuo e costante è stato il contributo di tutti gli addetti del settore.

Oltre alle attività ordinarie, infatti, i lavoratori si sono resi parte attiva nella gestione di nuovi servizi legati all’emergenza epidemiologica, quali ad esempio quelli di misurazione della febbre e di presidio presso i punti Covid, non sottraendosi mai al proprio dovere, pur nella comune paura di contrarre il virus in luoghi ‘sensibili’ e di diventare in tal modo veicolo di contagio all’interno del proprio nucleo familiare”.