Elezioni in Basilicata: decisa la data delle primarie

Le forze politiche che compongono la coalizione di centrosinistra (Partito democratico, Partito socialista, Realtà Italia, Progetto popolare, Verdi, Cd + Europa) condividono la necessità di offrire una nuova proposta politico-programmatica alla società di Basilicata.

Lo affermano nella seguente nota, contenente l’annuncio della data delle primarie:

“Per questo vi è la necessità di costruire un programma e di selezionare le candidature attraverso un consapevole coinvolgimento popolare.

Le primarie per confrontarsi sulle opzioni programmatiche e per selezionare il candidato Presidente rappresentano al momento la soluzione più adeguata per affrontare le prossime consultazioni elettorali, rimettendo alla comunità lucana la scelta del miglior candidato governatore.

Per questo le forze politiche sottoscrittrici nell’auspicare la massima convergenza di tutte le forze democratiche, popolari, liberali, riformiste, socialiste, progressiste e della società civile intorno a un progetto condiviso utile a evitare l’estendersi anche in Basilicata della deriva sovranista che sta impoverendo il Paese, ritengono necessario attivare la procedura delle primarie aperte per coinvolgere gli elettori e per affermare nella sostanza I valori della partecipazione democratiche della società lucana.

La partecipazione sarà estesa anche alle altre forze politiche e ai movimenti civici che vorranno successivamente aderire e offrire ulteriori elementi utili ad arricchire il progetto politico del centrosinistra lucano.

Cd + Europa, nel confermare l’adesione alla coalizione di centrosinistra esprime riserva sulla tempestività delle Primarie e sulla partecipazione alle stesse, auspicando che il progetto del centrosinistra si costruisca con la più ampia sintesi politica.

Il tavolo si aggiorna a martedì 15 Gennaio per la definizione del regolamento delle primarie che si terranno il 10 Febbraio 2019”.

Il presidente del Consiglio regionale del PD, Vito Santarsiero, in disaccordo con questa scelta, dichiara:

“Riunione regionale Centro Sinistra, un aborto politico.

Si va contro quanto deliberato dal Pd e chiesto dal partito nazionale; si rinuncia al duro lavoro della ricerca della unità e della migliore sintesi; si decide per le primarie, strumento che divide, oggi del tutto non idoneo e deviante; si spacca il Centro Sinistra e si perde anche un pezzo di maggioranza.

Cui Prodest?

Prevalga in estremis il buon senso e si rimedi ad una catastrofe politica”.