POTENZA, ABBASSARE GLI STIPENDI AI CONSIGLIERI REGIONALI: QUESTA LA PROPOSTA

Nel corso della votazione sulla proposta del consigliere Leggieri di anticipare l’esame di una mozione del M5s sui problemi dell’Fca di San Nicola di Melfi, il presidente dell’Assemblea, Francesco Mollica, constatata l’assenza del numero legale (erano presenti in Aula i consiglieri Benedetto, Lacorazza, Leggieri, Mollica, Napoli, Perrino, Romaniello, Rosa e Santarsiero), ha dichiarato chiusa la riunione.

Per il consigliere regionale Art. UNO Mdp, Giannino Romaniello:

“Il nuovo corso del PD inizia con il rifiuto di discutere la riduzione dei costi della politica.

Nella giornata odierna si è ripetuto in aula quanto già accaduto nei precedenti consigli quando la maggioranza ha fatto mancare il numero legale quando si doveva iniziare a discutere della mia proposta di legge sulla riduzione dei costi della politica.

Una proposta ragionevole che vuole ridurre le indennità di carica dei consiglieri regionali da 6.600,00 euro lordi a 5.000,00 euro lordi oltre alla riduzione del 50% di tutte le indennità di carica e funzioni realizzando un risparmio annuo di circa 685.000,00 euro.

Risorse che nella proposta qualora approvata potrebbero essere destinate al sostegno di politiche d’inclusione e sostegno per portatori di handicap con particolari patologie disabilitanti, dando priorità all’acquisto di strumenti tecnologici innovativi capaci di favorire l’accesso al sapere ed alla partecipazione alla vita sociale, culturale e ludica.

Purtroppo, il PD e questa maggioranza centrista alle parole non fanno seguire i fatti quando parlano d’inclusione e politiche sociali.

Per quanto ci riguarda, come Art. Uno Mdp nel giudicare negativamente questo ennesimo rifiuto di discute in consiglio di un tema molto sentito dai cittadini, continueremo nella nostra iniziativa politica per far approvare la legge e difendere la credibilità delle istituzioni, che hanno il dovere di funzionare ed assumere decisioni nei luoghi deputati: il consiglio regionale eletto dai cittadini.

La partecipazione e la democrazia sono elementi fondanti per affermare la cultura della politica come servizio in alternativa a chi della politica se ne serve per costruire la propria carriera”.